
Dà un brivido di piacere vedere musicisti come Franz Di Cioccio e Patrick Djvas guidare ancora la Premiata Forneria Marconi con l'entusiasmo di due ragazzini. Sono alle prese con una tournée lunghissima (si estende anche al prossimo anno, per esempio il 25 gennaio saranno a Milano) che si divide in due parti e si intitola Doppia traccia.
Come mai questo titolo?
"Il concerto è diviso in due parti di un'ora ciascuna. Nella prima proponiamo il nostro repertorio storico cambiando sempre la scaletta; nella seconda riprendiamo il repertorio di Fabrizio De André ricordando la gloriosa tournée che facemmo insieme".
Non vi fermate proprio mai.
"L'amore per la musica è più forte di ogni altra cosa. Quando sali sul palco senti il dovere di regalare emozioni al pubblico che ti segue da sempre".
Tour trionfali in America e in Asia, milioni di dischi venduti, un pubblico fedele ma i giovani vi seguono?
"Sì, il nostro pubblico è eterogeneo e accanto ai fan storici ci sono molti ragazzi ai nostri spettacoli che conoscono bene il nostro repertorio. La nostra musica è sempre stata senza età".
Merito della Pfm o dell'amore per il progressive?
"I generi musicali praticamente non esistono più, soprattutto per noi. Siamo partiti dal progressive ma adesso facciamo musica totale e abbiamo toccato tutti i generi. Basta guardare lavori come In Classic, ispirato dalla musica classica e Jet Lag che tocca i territori del jazz. Siamo aperti a qualsiasi esperienza e le nostre esecuzioni non sono mai uguali una all'altra. Questo i giovani lo apprezzano molto".
Oggi la musica è molto diversa.
"Un tempo il rock, come musica, tendeva a unire i giovani
di tutto il mondo con un unico linguaggio. Oggi i giovani sentono più il bisogno di parole che della musica. Comunicano di più con le parole, con i testi, ma vedrete che cambierà ancora e la musica tornerà in primo piano".