Ce lo si è chiesto per 46 anni o giù di lì, la domanda ha attraversato generazioni, confini, ceti sociali: chi era Gloria? Ogni volta che la canzone di Umberto Tozzi esplodeva la sua energia alla radio, sullo schermo (nelle colonne sonore di film come Flashdance e The Wolf of Wall Street, in serie tv come Glee e La Casa di Carta), in occasione dei concerti del suo autore, quel punto di domanda si faceva strada. Ora finalmente si saprà, perché Gloria è da qualche parte, ha un corpo e una voce, "e va solo trovata". Nel giro di un mese, a partire da oggi fino al 7 gennaio, partecipando al bando di audizione al sito www.gloriailmusical.it. Sì perché nel 2026 è atteso un musical intitolato Gloria (che il cantautore torinese, annuncia con vezzo nel cinema milanese che sfoggia questo nome), pronto a conquistare prima l'Italia e poi, chissà, anche Broadway. "Nel caso spiega sarà tradotto". Perché la canzone partì da casa nostra e poi, come tutti sanno, conquistò il mondo in lingua inglese attraverso la voce di Laura Braningan. L'atteso debutto dello show prodotto da GoldenStar, diretto da Andrea Maia e scritto dallo stesso Maia con Toni Fornari e Vincenzo Sinopoli, finanche patrocinato dal Ministero del Made in Italy - è per il 23 ottobre al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Il cantautore da 80 milioni di dischi venduti, oltre 2000 concerti realizzati e 300 brani incisi, è raggiante: "Considero questo progetto un premio di fine carriera, pari al Golden Globe che anni fa ricevetti per questa canzone spiega Era un sogno, quasi un'ossessione, che avevo da almeno vent'anni". La storia è quella di una giovane donna che sogna di cantare, osteggiata dalla famiglia che vuole che lavori in fabbrica e da una rivale decisa a tutto. E che ce la farà.
E se corpo e voce di Gloria sono ancora un'incognita, l'anima la racconta Tozzi: "La Gloria che sceglieremo sarà graffiante, con una grinta particolare e che sappia stare sul palco, che trasmetta qualcosa non solo nel canto. Deve avere un volto e una personalità vocale che mi stupisca. Così come mi stupì Laura Braningan". Insieme a lei, il musical sfoggerà 23 elementi tra performer e attori.