da Milano
«Un picco dassenteismo degli assistenti di volo, assolutamente non prevedibile». Si difende così lAlitalia, pressata da un lato dai problemi interni, dallaltro dallesercito di passeggeri inviperiti. Per lazienda parla un manager di prima linea, Giancarlo Schisano, il direttore delloperativo, e quindi il responsabile dellattività quotidiana della compagnia.
Assenteismo allora?
«Purtroppo sì. Nel 2005 siamo arrivati a punte del 14%, poi nel 2006 siamo riusciti a scendere al 9%. Questo quando la media Ue è al 6% e quella delle compagnie low cost è al 2%»
Ma il primo vero fine settimana destate, partita dellItalia compresa, era già unemergenza. Non avete provveduto in tempo?
«Ritenevamo di esserci premuniti anticipando al 28 giugno lingresso di 40 stagionali che avrebbero dovuto entrare in servizio il primo luglio. Non è bastato. Perché le assenze, che sono in media di 330 addetti, sono salite improvvisamente il 30 a 400 persone. Da domani (oggi, ndr) comunque avremo 47 assistenti in più, anche per fronteggiare leventuale finale dellItalia».
Le partite non sono una coincidenza allora. Come non lo è stato il ponte romano di San Pietro e Paolo...
«L80-90% del nostro personale è basato a Roma...»
Che costo ha tutto questo per la compagnia?
«I 75 voli cancellati in quattro giorni ci sono costati 200mila euro per indennizzi e riprotezioni. In più dobbiamo pagare le giornate di lavoro dellintero equipaggio, che è composto da 6-8-12 persone secondo il tipo di volo, anche se assente era uno solo»
Si è detto che avete fatto viaggiare degli aerei con equipaggi menomati...
«Tutto è sempre stato fatto nel rispetto della sicurezza. Le norme Enac prevedono che ci sia un assistente ogni 50 passeggeri, i contratti Alitalia prevedono un numero di assistenti superiore allo standard. Quando ci siamo trovati nelle condizioni di farlo - se cioè il numero delle persone che si è presentato al lavoro rispettava le prescrizioni di base - abbiamo chiesto agli altri membri dellequipaggio se erano disponibili a entrare in servizio lo stesso. In alcuni casi ci hanno risposto di sì, in altri casi di no»
Si dice anche che situazioni di questo tipo si ripetono, con diversa visibilità, a ogni rinnovo dei contratti stagionali...
«Abbiamo un migliaio di assistenti stagionali su 4.500 assistenti di volo, i contratti sono a tre e sei mesi, organizzati in maniera tale da non rimanere mai senza risorse. Sarebbe una pazzia non premunirci e dover cancellare dei voli per un fatto pianficabile a tavolino»
Quali sono i costi di una cancellazione?
«Dobbiamo riproteggere il passeggero su unaltra compagnia, se possibile, pagandola di tasca nostra; dobbiamo garantirgli pasti e albergo; dobbiamo in ogni caso pagare lequipaggio e i costi fissi. In più, se la riprotezione non è immediata, dobbiamo pagare un indennizzo al passeggero che lAlitalia, per propria politica, tiene addirittura più alto di quelli indicati dalle norme dellUnione europea»
Non calcola le multe che vi arriveranno dallEnac?
«Non le calcolo perché sarebbero una beffa, oltre al danno che abbiamo subito. Non siamo colpevoli dellassenteismo, e abbiamo anticipato lingresso di 40 persone. Insomma, non cera dolo. Non cera nulla di pianificato»
La sensazione è che talvolta alcuni voli vengano cancellati perché le prenotazioni sono troppo poche.
«Glielo smentisco assolutamente, questo non lo facciamo mai. Per noi il principio della regolarità è sacrosanto. E il danno di una cancellazione è altissimo, e non soltanto per questioni dimmagine, o per i costi vivi che ne conseguono.
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