Traffico e sicurezza: i vigili di Gheddafi vanno a lezione dai ghisa

Otto vigili libici a lezione dai ghisa milanesi. Un corso, una serie di lezioni per studiare come si governano il traffico e la sicurezza della città sotto la Madonnina, ed esportare al di là del Mediterraneo la stessa competenza.
La richiesta è arrivata di recente al Comune dovrebbe essere accolta senza problemi, porte aperte alla polizia municipale di Gheddafi nella scuola dei vigili di via Boeri per fare un po’ di esperienza e confrontarsi con i colleghi di una grande metropoli.
Sarà compito degli uffici delle relazioni internazionali dei due Paesi organizzare lo scambio, come la possibilità che Amsa sia coinvolta nella gestione dei rifiuti libici, una delegazione era già venuta a visitare gli impianti milanesi.
Il sindaco Letizia Moratti e il colonnello Gheddafi questa sera a Roma parleranno piuttosto, vis à vis, di una collaborazione dal punto di vista economico per le imprese milanesi a Tripoli o di temi come le politiche di immigrazione. Il leader libico è arrivato ieri nella capitale per una visita di due giorni in occasione del secondo anniversario del Trattato di amicizia fra Italia e Libia, e questa sera anche la Moratti parteciperà in veste istituzionale alla cena organizzata a Palazzo Grazioli dal premier. Prima assisterà alla manifestazione celebrativa a Tor di Quinto per cui Tripoli ha spedito trenta cavalli berberi, poi la festa si chiuderà a mezzanotte con la cena dell’Iftar - che spezza il digiuno imposto dal Ramadan - offerta da Silvio Berlusconi. Letizia Moratti incontrerà invece i cittadini questa mattina alle 12 a Palazzo Marino, dove parteciperà all’iniziativa di «BookCrossing», lo scambio di libri, in programma nella sede del Comune fino a mercoledì.

Il sindaco porterà quattro titoli: «Il velo dipinto» di William Somerset Maugham, da cui è stato tratto un film di John Curran del 2006; «Padre Sergio», pubblicato soltanto tra le opere postume di Lev Tolstoj e tutto incentrato sulla figura del protagonista, il principe Stjepàn Kasatskij, che di colpo decide di abbandonare il mondo per farsi monaco e poi eremita. Per finire, il saggio «Trust», fiducia, di Fukuyama, e «Tutto scorre» di Vasilij Grossman.

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