«Come trasformiamo Caricamento»

«Come trasformiamo Caricamento»

(...) i cittadini, per i quali dai vicoli si aprono l'orizzonte ed il mare. Il fatto che a Genova vi sia la possibilità di uno spazio adatto all'accoglienza turistica, a molte manifestazioni cittadine e, soprattutto, a tutte quelle attività da svolgere all'aperto (passeggiare, prendere un aperitivo o pranzare, correre o far giocare i bambini) non è cosa da poco in una città che ha carenza di aree verdi o solo di semplici zone attrezzate e ben tenute in cui poter sostare tranquillamente a conversare.
Se l'accoglienza di un luogo è data da diversi fattori, la sua fruibilità è dovuta alla raggiungibilità dello stesso tramite i suoi accessi. Limitandoci a considerare l'accesso turistico si può notare quanto questo sia inadeguato. A servizio di un waterfront nel complesso piacevole, manca completamente una zona di approdo dei mezzi all'altezza della situazione. I pullman si fermano nel curvone sopra il tunnel di Caricamento facendo scendere i turisti in un'area priva di ricezione turistica, priva di aree di sosta, di sedute e di riparo, incastrati in un caos di mezzi di trasporto allo sbaraglio, affiancata da cassonetti della spazzatura spesso aperti, sporchi e con i ratti che la fanno da padroni, il tutto profumato dai vespasiani per soli uomini.
Per contro, per quanto riguarda i cittadini, il transito dei veicoli privati è reso problematico dal sovraffollamento di bus turistici e di furgoni in scarico merci improvvisati. I taxi non hanno nessun riparo. Lo stesso spettacolo di degrado, che si presenta ai turisti, è destinato agli abitanti degli edifici prospicienti, che, soprattutto in estate, devono sopportare olezzi compositi. È proprio dalla loro iniziativa che nasce l'idea di proporre una nuova organizzazione del piazzale, di cui potrebbe beneficiare tutta la città.
Con l'inserimento di alcune semplici nuove strutture ed una riorganizzazione dei flussi dei trasporti, sarebbe possibile ottenere diversi buoni risultati. L'idea di progetto è quella di rendere più fluida la circolazione stradale suddividendo in tre parti - con degli spartitraffico - le corsie secondo il tipo di mezzo di trasporto e di scorrimento: corsie centrali per il solo transito di autobus urbani e mezzi privati, il lato verso piazza Caricamento per la manovra ed il parcheggio dei pullman turistici e le corsie più esterne, ad ovest, per la sosta taxi. Un piccolo chiosco con bar e dei moderni servizi igienici pubblici (per uomini, donne e diversamente abili) di fronte al parcheggio taxi. Adiacenti a quest'area sarebbero sistemati nuovi cassonetti semi-interrati la cui grande capienza permetterebbe un'occupazione del suolo molto minore rispetto a quella attuale ed una situazione igienica degna di questo nome. Sul lato verso piazza Caricamento la sosta dei pullman sarebbe attrezzata con semplici sedute corredate da cartelli informativi e coperte da tettoie che offrano un punto di riferimento e riparo ai turisti ed ai cittadini.
La proposta di progetto sarà visibile sul sito www.caricamento.org e tramite un «blog» potranno essere scambiate idee e pareri al riguardo, per un effettivo progetto d'architettura partecipata. Questa strategia vuole contrapporsi a quella storica di imporre progetti che spesso non tengono conto degli aspetti pratici e non vanno a vantaggio della comunità. Sarebbe meglio cercare di bilanciare e distribuire gli interventi, vitalizzando e riqualificando i punti morti o dimenticati della città, favorendo la nascita di poli in cui si sovrappongano più servizi attivi in diverse fasce orarie e per diverse utenze.


La garanzia di questo funzionamento è data da un'autogestione e manutenzione spontanea degli spazi, quasi automatica conseguenza della loro organizzazione e della destinazione d'uso, con vantaggio di tutti, anche delle finanze comunali!
*Architetti in Genova

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