Trasporto aereo Ancora giù il traffico passeggeri British: 7mila dipendenti accettano di far sacrifici

Per il trasporto aereo i tempi sono ancora duri e non sembrano esserci germogli verdi. A confermarlo una serie di dati e indicazioni, concentrati nella giornata di ieri. Il settore continua a contrarsi, il petrolio punta di nuovo verso l’alto e tra le compagnie aeree è tutto un susseguirsi di idee e di acrobazie, dalle più tradizionali alle più originali, per restare a galla.
Prima di tutto il quadro generale. Lo fornisce la Iata, l’associazione internazionale delle aziende del settore: il traffico passeggeri si è contratto di un altro 9,3% in maggio. Un dato che sorprende in negativo, anche perché da confrontare con la flessione assai più contenuta di aprile, il 3,1%.
Così, le compagnie aeree adottano una serie di contromisure per contrastare la crisi. Circa 7mila su un totale di 40mila dipendenti nel mondo di British Airways hanno accettato di subire sacrifici finanziari per aiutare il gruppo a ripianare le perdite. Con tale manovra, si risparmieranno fino a 10 milioni di sterline. Lufthansa punta invece sulla riduzione della capacità, con 25 velivoli destinati a restare a terra entro quest’anno. Risparmio previsto: 300 milioni di euro nel 2009. Ryanair, infine, si trasforma sempre più in una linea aerea fai-da-te.

L’ad Micheal O’ Leary ha trovato il modo di far risparmiare all’azienda circa 26 milioni di sterline l’anno. L’idea è semplice: saranno i passeggeri stessi a portare le valigie da imbarcare nella stiva dell’aereo, facendole passare attraverso le normali procedure di controllo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica