Trastevere regno dell’illegalità

«Ho la segnalazione in nota, ora mi lasci il telefono libero perché ho da fare». La linea viene interrotta. È mezzanotte e dieci del 31 dicembre e la vigilessa di turno al centralino del I gruppo risponde così al cittadino che, più di un’ora prima ha chiesto la rimozione di un’auto parcheggiata abusivamente nel suo posto disabili con concessione e che non ha visto arrivare neppure una pattuglia per una multa. Siamo a Trastevere al civico 16 di San Francesco a Ripa, regno della sosta selvaggia e dell’immunità garantita.
«Quel posto per disabili, come tanti altri qui nel rione, è perennemente occupato abusivamente, le multe non ci sono e di rimozioni ne avrò viste forse un paio», osserva Remo Stefanelli, proprietario di «Ivo a Trastevere», una delle pizzerie più famose di Roma che sta di fronte al posto in questione. Giorgio, noto nella zona perché è il barbiere di Carlo Verdone che spesso viene qui, ha l’aria rassegnata: «Qui funziona così».
Chi vive a Trastevere, soprattutto nella zona intorno a Santa Maria e al mercato di San Cosimato, si arrangia come può. Sono sempre ostruite da macchine e moto le piccole rampe che, a ciascun angolo di strada, dovrebbero consentire il passaggio di disabili su sedie a rotelle, carrozzine con neonati, anziani che arrancano trascinando il carrello della spesa. E così si comincia a fare il giro dell’isolato alla ricerca di un varco dove il gradino del marciapiede è un po’ più basso sperando che qualcuno ti aiuti. Di multe o rimozioni nemmeno l’ombra.
Eppure ci sono posti, in Italia e nel mondo, dove i vigili fanno rispettare la legge. A Trastevere ci si conosce. E così ci si aiuta. Impossibile per un disabile scendere dalla macchina e farsi mettere sulla sedia a rotelle perché il posto è occupato. Basta arrivare a Palazzo San Calisto, dove ci sono molti uffici vaticani e sedi di organizzazioni cattoliche come Pax Christi, ma anche un grande parcheggio. Grazie alla carità cristiana della portineria (siamo in territorio vaticano), qui ci si può fermare, far scendere un disabile, lasciare la macchina per il tempo necessario, portare a casa il disabile, tornare a prendere l’auto e passare la successiva mezz’ora a cercare di parcheggiare. Lo stesso aiuto lo forniscono i carabinieri della stazione di via Morosini di pattuglia la sera a Santa Maria in Trastevere. E qualche volta i ristoranti. D’inverno, quando non ci sono i tavoli fuori, si può fare la stessa operazione nell’area loro riservata. A mezzanotte e 40 del 31 dicembre i vigili non sono ancora arrivati in via San Francesco a Ripa.

Arriva in compenso il proprietario (con branco al seguito) del veicolo parcheggiato abusivamente. E se ne vanno tutti insieme tranquilli dopo una serata di bagordi. Ma ancora abbastanza sobri per dire a chi è in attesa: «Non avevamo fatto caso alla segnaletica».

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