Un comunicato del Quirinale chiede di porre fini alle illazioni "irresponsabili" sulla trattativa Stato-mafia agli inizi degli anni '90.
Il presidente della Repubblica richiama all'attenzione la stampa dopo la pubblicazione della notizia relativa a colloqui telefonici tra il senatore Mancino e uno dei consiglieri del Presidente della Repubblica e ribadisce come sia necessario il più rigoroso riserbo da parte dei consiglieri con il Capo dello Stato. E che quindi parlare di "misteri del Quirinale", come faceva questa mattina Il Fatto Quotidiano è "soltanto risibile".
Il Quirinale tuttavia preferisce, per smorzare le polemiche, rendere noto "il testo della lettera inviata dal Segretario generale della Presidenza, Donato Marra, in data 4.4.2012, al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione".
Ed ecco allora il testo: "Illustre Presidente, per incarico del Presidente della Repubblica trasmetto la lettera con la quale il Senatore Nicola Mancino si duole del fatto che non siano state fin qui adottate forme di coordinamento delle attività svolte da più uffici giudiziari sulla «c.d. trattativa» che si assume intervenuta fra soggetti istituzionali ed esponenti della criminalità organizzata a ridosso delle stragi degli anni 1992-1993. Conformemente a quanto da ultimo sostenuto nell’Adunanza plenaria del CSM del 15 febbraio scorso, il Capo dello Stato auspica possano essere prontamente adottate iniziative che assicurino la conformità di indirizzo delle procedure ai sensi degli strumenti che il nostro ordinamento prevede, e quindi anche ai sensi delle attribuzioni del procuratore generale della Cassazione fissate dagli artt. 6 D.Lgs. 106/2006 e 104 D.Lgs. 159/2011; e ciò specie al fine di dissipare le perplessità che derivano dalla percezione di gestioni non unitarie delle indagini collegate, i cui esiti possono anche incidere sulla coerenza dei successivi percorsi processuali. Il Presidente Napolitano le sarà grato di ogni consentita notizia e le invia i suoi più cordiali saluti, cui unisco i miei personali".
Il comunicato
conclude facendo notare come Napolitano abbia semplicemente richiamato "l'attenzione di un suo alto interlocutore istituzionale su esigenze di coordinamento di diverse iniziative in corso presso varie Procure".