Il trattato di Rapallo per il garantismo

(...) La bagarre non accenna a placarsi. Anche il sindaco Mentore Campodonico perde il suo proverbiale aplomb: lascia da parte bombetta e cilindro per indossare elmetto e lanciagranate e buttarsi nella lotta, attaccando Costa e definendo «vergognoso» il suo comportamento. Un antipasto di sfida, perché se Capurro non si presenterà, sarà Costa, con tutta probabilità, il candidato sindaco per il «Circolo della Libertà 61». Capurro, però, non molla un centimetro, apre il libro dei ricordi e ripercorre le vicende che nel 2006 lo hanno portato alla sfiducia «non per una relazione delle Fiamme Gialle, ma per una lettera di Andrea Pescino», puntualizza rancoroso. La mozione presentata dai tre membri dell'opposizione si rivela comunque un boomerang, perché ricompatta la maggioranza, come mai era successo negli ultimi mesi, e mette in luce le divisioni che dilaniano la minoranza. I rappresentanti della sinistra, Maria Cristina Gerbi e Nicola Costa, si astengono: «Chiederei le dimissioni di tutta la maggioranza per lo stato di degrado in cui versa la città» rilancia Gerbi.

Gli animi si rasserenano solo nel finale, quando viene approvata l'estensione dei benefici economici alle famiglie con due figli frequentanti l'asilo nido comunale e Isee fino a 30mila euro: qualcuno, almeno, ha di che sorridere.

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