Il «tratto della morte» uccide un motociclista Otto mortali in 3 anni

Nuovo schianto fatale al cosiddetto «tratto della morte» che collega la statale 9, via Emilia, con la provinciale 204, la San Zenone-Salerano. A perdere la vita un motociclista, Stefano D., 44 anni residente in Bassa pavese. Il giovane, in sella alla sua Yamaha 600, procedeva da Melegnano in direzione Lodi. Poco prima delle 15 si è scontrato con una Wolksvagen Passat che stava uscendo da San Zenone con a bordo cinque egiziani, padre, madre e tre bambini. Lo schianto è stato violentissimo e il giovane, nonostante abbia tentato una lunga frenata, è finito con la moto sotto l’automobile, picchiando violentemente a terra la testa. Immediata l’allerta ai soccorsi messa in atto dalle auto in transito: tante visto il giorno prefestivo. Sul posto, non più di 10 minuti dopo, la Croce Bianca di Melegnano ma anche una pattuglia della Stradale di Lodi di passaggio. Ma per il giovane non c’è stato niente da fare. Portato urgentemente al vicino ospedale di Melegnano vi è deceduto dieci minuti dopo. In ospedale anche i cinque occupanti dell’auto ma non in gravi condizioni. La via Emilia è rimasta paralizzata per oltre mezz’ora con tutti i disagi immaginabili. La salma è a disposizione del pm Paolo Filippini, nella camera mortuaria di Vizzolo. L’ultimo mortale a quell’incrocio risale a meno di due mesi fa.

E, poi, a quella rotonda, non semaforizzata, si assiste a due impatti la settimana, anche perché l’uscita non è dotata di una corsia di accelerazione. Quel tratto di via Emilia viene definito «maledetto» anche per l’incrocio poco distante che la collega alla Sordio-Bettola: lì 8 mortali in 3 anni e 60 incidenti con feriti in 24 mesi.

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