Il travestito Vladimir Luxuria inciampa nei bassi napoletani

In attesa di mostrare straordinarie doti politiche a Montecitorio, il neodeputato di Rifondazione Vladimir Luxuria si mostra nelle vesti che gli hanno dato una discreta popolarità: il travestito. Nel film dell’esordiente Massimo Andrei, proveniente da tv e teatro, è l’impulsivo Massimino, regista della filodrammatica in cui recita a tempo perso il trans Desiderio (Maria Pia Calzone), che la sera batte il marciapiede. Non vuol più saperne la giovanotta di farsi chiamare Salvatore da genitori all’antica e mentre sfreccia tra i vicoli sulla Smart arancione sbanda, ricambiata, per l’atletico gestore d’autolavaggio Andrea (l’attonito Valerio Foglia Manzillo dell’Imbalsamatore), ignara che lui sta per sposarsi con la dolce Maria. La prostituzione è una missione, l’avverte il saggio travestito con l’animo del missionario Europa (Enzo Moscato), cui hanno tolto la luce (per morosità), non la voglia di ribellione. Eppure ha molto successo tra le mamme dei bassi, che volentieri gli affidano i pargoli nell’asilo volante sulla spiaggia. Che dolore, povera cocca, quando scopre l’inganno. La tragedia è in agguato, anche se la variegata compagnia si sposta alle falde del Vesuvio per fondare un agriturismo-consultorio, la Mater Natura del titolo. Bah. Niente più che un folcloristico e un po’ goffo melodramma, ai confini del ridicolo nella storia principale, sguaiato ma neanche troppo e apprezzabile per qualche tocco d’ironia sui diversi ansiosi di farsi accettare in questo mondo infame.

Tra i protagonisti spicca per simpatia Enzo Moscato, vecchio marpione del palcoscenico. Ma anche il vociante Vladimir Luxuria è bravino. O bravina?

MATER NATURA (Italia, 2005) di Massimo Andrei con Maria Pia Calzone, Valerio Foglia Manzillo. 87 minuti

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