Gian Piero Scevola
da Milano
È donna, ama fare la guerrigliera calcistica e si diverte a fornire materiale contundente da usare contro le forze dellordine. Tre anni di reclusione (contro i 18 mesi richiesti), senza i benefici di legge, sono stati infatti inflitti dal giudice unico di Terni a una giovane tifosa della Ternana rinviata a giudizio per gli scontri con le forze di polizia avvenuti il 9 aprile 2005 prima della partenza dei tifosi rossoverdi per il capoluogo umbro dove era in programma Perugia-Ternana di serie B. La 26enne era stata rinviata a giudizio per danneggiamento al patrimonio pubblico, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha anche stabilito che risarcisca i danni a una ventina di agenti che si sono costituiti parte civile.
I fatti si riferiscono agli incidenti avvenuti alla stazione di Terni dove si erano presentati molti tifosi rossoverdi privi del biglietto di ingresso al Curi. La polizia, per evitare il rischio di incidenti a Perugia, aveva costituito un cordone di sicurezza per filtrare i tifosi perchè sui treni salissero solo i sostenitori in possesso di tagliandi. Gli ultras rossoverdi avevano cercato di aggirare i controlli e quindi c'erano stati violenti scontri, con la giovane condannata particolarmente attiva. Prima a viso scoperto e poi con il volto nascosto, oltre ad incitare gli ultrà, avrebbe fornito loro sampietrini, oggetti contundenti, bombe carta, e anche transenne. Molti poliziotti erano rimasti feriti negli scontri: alcuni in maniera anche seria e gravi i danni arrecati alla stazione ferroviaria.
Gli agenti avevano quindi bloccato 14 giovani, che erano stati rinviati a giudizio. Di questi, undici hanno patteggiato la pena, due sono stati assolti mentre è stata giudicata con rito ordinario, e duramente condannata, la giovane guerrigliera calcistica.
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