Tre archiviazioni per mancanza di indizi

Era stato arrestato con altri 5 insospettabili nell’operazione di polizia «Donna di cuori». Le accuse per tutti soggetti coinvolti erano detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti al «popolo della notte». Ovvero nelle discoteche del litorale romano. Dopo 6 mesi dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre di loro, Domenico Suriano, 33 anni fotografo di Acilia, Danilo Molinari, 29 anni bagnino di Ostia, Samuele Fazio, 25 anni, è stata accolta la richiesta di archiviazione per mancanza di elementi indiziari.
Stesso motivo per cui a Suriano, assistito dall’avvocato Ramona Ingletto, il gip Claudio Mattioli non convalida il fermo di polizia giudiziaria e ne dispone l’immediata scarcerazione. Una vicenda particolare accaduta nel dicembre scorso. Sono gli uomini della squadra giudiziaria del XIII commissariato a concentrare le indagini su un presunto giro di droga (ecstasy, hashish, cocaina, metamfetamine, mdma in cristalli, marijuana e persino ketamina, l’anestetico usato in veterinaria sui cavalli) tra Ostia e l’entroterra.
A capo della gang una donna, Anna Brardi, 34 anni, parrucchiera. Gli agenti cercano un gruppo di giovani che si sposta tra i locali notturni a bordo di una Peugeot 206. La sera di sabato 8 dicembre fermano all’uscita del «Noche Caliente» l’auto ricercata con a bordo Molinari, Fazio e Michele Roca, 31 anni. Nascoste fra i sedili dosi di coca, ecstasy, ice e speed. Scattano le perquisizioni in vari appartamenti.
I poliziotti trovano 2mila pasticche, «erba», canapa indiana, cocaina, anfetamine, ketamina, bilancini di precisione. In un’agenda movimenti di denaro. Da qui gli inquirenti arrivano in zona Marconi dove mettono le manette alla Brardi, a Colli Aniene dove arrestano Vincenzo Squillacioti, studente di 25 anni e, infine, ad Acilia per Suriano. Proprio a quest’ultimo non viene trovato nulla tranne che del denaro. Agli altri due per cui viene chiesta e ottenuta l'archiviazione, Fazio e Molinari, una «modica e irrilevante quantità di droga», precisa il pm Catia Summaria.
«Questi due erano a bordo dell’auto di Roca», si specifica nella richiesta chiarendo l’eventuale relazione con gli altri imputati.

Mentre la Brardi e Squillacioti si avvalgono della facoltà di non rispondere, Roca confessa la sua attività scagionando, al tempo stesso, Molinari e Fazio. Quanto basta al gip Bruno Azzolini per disporre, il 20 maggio scorso, l’archiviazione per Suriano, Fazio e Molinari.

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