Tre iniziative Genova mette orti e giardini in piazza

«Giardini in Piazza», «Orti d’Oltremare» e «Nutrire la terra. Politiche del verde per far vivere la città»: sono tre momenti qualificanti della rassegna «Gaia2-Irruzioni di natura», ideata da Francesca Neonato e curata da Silvia Neonato, che si terrà da domenica al 15 ottobre negli spazi rispettivamente del chiostro di Santa Maria di Castello, nei Giardini Baltimora e a Palazzo Tursi. Come spiegano le curatrici nel presentare l’iniziativa, «gli spazi cittadini “abbandonati“ hanno spesso un aspetto degradato. Lo si vede nelle zone produttive dismesse, ma anche negli spazi interstiziali e nelle aree di frangia tra città e campagna circostante. Alcuni di questi luoghi in molte città sono ora riutilizzati da cittadini». Ne sono un esempio gli orti spontanei, ma anche le azioni di Guerrilla Garden e di Critical Garden, che adornano aiuole e giardini pubblici con piante di recupero, spesso senza permessi istituzionali. Meno estemporanei sono i Community Garden, ritagli urbani degradati adottati dai cittadini che acquistano così una fisionomia e una propria identità e che possono diventare luoghi d'incontro per gli umani e oasi urbane per fauna e flora «clandestine», che qui trovano rifugio.
Gaia, pertanto, in collaborazione con la Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale e il Comune di Genova, «promuove nell'anno internazionale della Biodiversità tre incontri: nei primi due si discute di giardini delle comunità e degli orti che forniscono in città cibo e bellezza. Le associazioni ormai molto diffuse sono molto utili: accanto ai Comuni colpiti dalla crisi economica, sono spuntate le "tribù locali", impegnate a mantenere e creare spazi verdi col supporto delle istituzioni. Saranno due giornate di studio ma anche di convivialità: un pic-nic, mostre e letture a cura del Teatro dell'Archivolto». Il terzo appuntamento invece - aggiunge Silvia Neonato - sarà un convegno dedicato all'ecologia urbana e alla convivenza tra uomo e natura in città.
Si parte dunque con «Giardini in Piazza», nel Chiostro di Santa Maria di Castello, domenica, dalle 12. Coordina Michela Pasquali, paesaggista e scrittrice. In programma, il primo raduno di esperienze di Critical e Community Garden cittadini e non solo. Vengono presentati al pubblico giardini di quartiere, spazi aperti autogestiti, aiuole in affidamento, iniziative di giardinaggio terapeutico in ospedali e case di cura, orti nelle scuole e orti «abusivi». Nello stesso tempo chi anima queste esperienze potrà conoscersi e costruire una rete di sostegno alle linee-guida del Piano del Verde presentato dal Comune di Genova proprio quest'anno. S'incontrano associazioni e singoli che gestiscono frammenti di verde urbano, spazi connettivi di importanza sociale ed ecologica. E con un ruolo anche economico, sia diretto, dato che in molti casi si occupano della manutenzione, sia indiretto, poiché svolgono una funzione di presidio sociale e quindi di prevenzione a vandalismi e degrado. Dopo l’inaugurazione della mostra delle associazioni cittadine che curano il Verde di comunità, e il pic-nic conviviale, alle 15 è prevista una conversazione nel chiostro con Michela Pasquali, direttrice della collana «Oltre i giardini» di Bollati Boringhieri e scrittrice, Richard Burdett, architetto urbanista, Gabriele Rinaldi, direttore dell'Orto botanico di Bergamo, Renata Briano, assessore all'Ambiente della Regione Liguria, Pinuccia Montanari e Simone Farello, assessori al Verde e alla Mobilità del Comune di Genova, i presidenti dei Municipi cittadini.
«Orti d’Oltremare» si terrà invece nei Giardini Baltimora il 25 settembre, alle 17. Coordina Valter Bordo, presidente Slow Food Liguria. Viene discusso il Piano del Verde del Comune di Genova promuove gli orti in città, in spazi ora abbandonati o degradati, a disposizione di singoli cittadini ma anche di comunità straniere, che possano costruire piccoli giardini delle delizie, per produrre cibo e bellezza, espressioni di una biodiversità naturale e umana, in rete con altre esperienze locali: l'orto genovese e quello tunisino, senegalese, ecuadoregno e tanti altri.
Chiude la rassegna «Nutrire la terra», il 15 ottobre a Palazzo Tursi, a partire dalle 9 e 30. Presenti gli assessori al Verde dei Comuni d'Italia, in rete con Agenda 21, si discute sulle politiche del verde in città come strategia di sopravvivenza e resistenza. Tra i temi, l'autoconsumo, il chilometro zero, la rete ecologica in città, il verde come strumento di contrasto alle isole di calore urbano e al carico inquinante, il senso di appartenenza delle comunità, il valore simbolico, storico e identitario dei luoghi.

Ne parleranno oltre ai docenti dell'Università di Genova, progettisti ed esperti di paesaggio di biodiversità urbana italiani e stranieri. Infine il Comune di Genova presenta il progetto per Euroflora 2011 «I giardini della biodiversità», invitando i diversi Comuni italiani a portare le proprie esperienze.

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