Tre morti in 40 giorni per colpa di un virus: Asl chiude un ospedale

da Roma

Tre pazienti morti in 40 giorni, altri tre infettati, ma ora fuori pericolo. Così, per motivi precauzionali, è stato chiuso il reparto di ematologia dell’ospedale Sant’Anna di Ronciglione, in provincia di Viterbo, trasferendo nel nosocomio del capoluogo i pazienti che non era possibile dimettere. A causare la morte dei tre ricoverati per un trapianto di midollo sarebbe stato lo Pseudomonas, un batterio spesso responsabile di infezioni nosocomiali. L’Asl di Viterbo invita a evitare allarmismi. Il direttore generale, Giuseppe Aloisio, ricorda come «questo non sia un caso di malpratica, ma una complicazione frequente nei reparti di ematologia», in particolare perché «i pazienti che devono sottoporsi a trapianto sono immunodepressi per evitare il pericolo di un rigetto, e dunque particolarmente vulnerabili».

Secondo Aloisio, la decisione di chiudere il reparto, «inaugurato un anno fa, d’avanguardia, con professionisti eccellenti», è stata presa quattro giorni fa solo per precauzione, «per accertare l’assenza di focolai batterici». Lunedì il reparto verrà ispezionato da due esperti infettivologi ed epidemiologici dell’istituto di Ematologia dell’Università La Sapienza di Roma, diretto dal professor Mandelli.

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