Tre operai morti nell’azienda orgogliosa della sua sicurezza

Capua (Caserta) Strage di operai a Capua (Caserta). Tre lavoratori sono morti per le esalazioni sprigionate da un silos situato all'interno dello stabilimento chimico - farmaceutico della multinazionale Dsm. All'ingresso dell’azienda un cartello indicava i giorni senza incidenti sul lavoro ma, ieri, il conto è stato tragicamente aggiornato.
Le vittime stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nel silos, per conto di una ditta esterna, la Errichiello di Afragola (Napoli). È stato un dipendente della Dsm a dare l’allarme vedendo i tre operai sulla sommità della cisterna privi di sensi.
Inutile la corsa di ambulanze, vigili del fuoco e carabinieri: erano già morti. Complicate le operazioni di recupero dei tre corpi durate tre ore. È stato necessario immettere dell'ossigeno nel silos alto 14 metri per consentire ai soccorritori di poter operare senza correre rischi per le loro vite. L'incidente è avvenuto mentre i tre lavoratori stavano smontando l'impalcatura situata all'interno del silos, una operazione tante volte eseguita per operazioni analoghe. Quei ponteggi erano stati utilizzati dai tecnici che avevano eseguito la manutenzione della cisterna.
Il pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Donato Ceglie ha ordinato il sequestro del silos e l'autopsia sui corpi dei tre sventurati lavoratori. Le perizie dovranno stabilire quale fosse il tipo di sostanza che li ha uccisi. I compagni di lavoro e i familiari delle vittime adesso vogliono sapere che cosa sia accaduto nello stabilimento, se siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Capua e Caserta.

È probabile che il pm Ceglie decida nei prossimi giorni di avvalersi della consulenza di alcuni esperti per verificare eventuali inadempienze. Il presidente della Repubblica si è detto «indignato» per la nuova tragedia sul lavoro.

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