Si chiama «Notte senza fine» ed è popolato da personaggi combattuti tra amore, tradimento, incesto. È la pellicola scritta e diretta da Elisabetta Sgarbi che verrà presentata domani alla Casa del cinema (Villa Borghese). Il film è interpretato da Laura Morante, Anna Bonaiuto, Galatea Ranzi e Toni Servillo e costituisce il primo lungometraggio di Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale della Bompiani e autrice di numerosi cortometraggi e documentari.
Saranno presenti allincontro, oltre alla regista, Luciano Sovena, amministratore delegato dellIstituto Luce e i moderatori saranno Felice Laudadio e Marco Spagnoli. Il dvd è disponibile unitamente alla raccolta omonima dei racconti che hanno ispirato il film, cioè quelli di Hanif Kureishi, Amin Maalouf, Tahar Ben Jelloun.
Prodotto da Betty Wrong e Istituto Luce, è stato in concorso lungometraggi allultimo Torino Film Festival.
Luci e ombre animano il film di Elisabetta Sgarbi. Amore: in base a un grande motivo della letteratura provenzale, quello al centro del film è un sentimento che vive di distanze, proiezioni, idealizzazioni, e che troppo presto è costretto a confrontarsi con la morte, trovando quiete nelle ombre di un altro amore, sempre lontano, assoluto. Galatea Ranzi interpreta la principessa lontana di Malouf.
Tradimento è lossessione di un uomo sposato, visitato da un sogno ricorrente: lincubo del tradimento da parte di sua moglie, gli spettri della gelosia. Lincubo incede inarrestabile, conducendolo alla follia. Finché un giorno, quando finalmente gli è dato di ascoltare la voce della moglie, la realtà si impone, rovesciando ogni previsione. Gli intensi Toni Servillo e Laura Morante, che per questo film ha ricevuto numerosi premi, interpretano rispettivamente Salem e Kniza di Ben Jelloun.
Incesto è la voce della mente di una donna, che rivede il suo passato - un passato che è malattia - e che si sdoppia, si moltiplica, in unallucinazione a due voci: di un padre e di sua figlia. La colpa e il passato gradualmente si fanno macigno. Le ombre, passo dopo passo, dubbio dopo dubbio, in un dialogo allucinato, libereranno la sua mente. Anna Bonaiuto interpreta Jane e Cecil, figlia e patrigno nellopera di Kureishi.
«Notte senza fine» è un film di parole e dialoghi, presume uno spettatore «rapito». «Esige - osserva lautrice - soprattutto attenzione, una cosa che va sparendo e su cui da anni lavoro. Perfino nel mio mestiere, negli addetti ai lavori, vedo disattenzione alla parola. Ecco, io vorrei restituirle un senso.
Lincontro è alle ore 18. Casa del cinema, largo Marcello Mastroianni.