Tre volte cabaret per ridere a Loano con i comici di Zelig

Domani Migone e Marzocca poi Cucciari, Fullin e Sedda

Marta Cerruti

Fedele al verso della celebre canzone di Edoardo Vianello «per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare», anche quest’estate lo Zelig di Milano ritorna nella Riviera di Ponente. Comincia così domani «Loano Cabaret», manifestazione all’insegna della risata, frutto della fortunata collaborazione tra l’Assessorato al Turismo ed alla Cultura del Comune loanese e lo Zelig di Milano. Come per le edizioni precedenti, anche quella 2006 si preannuncia già come un grande successo di pubblico e di critica. Sul palco dell’Arena Estiva Giardino del Principe di Loano si succederanno quattro comici di punta, i quattro mattatori della stagione sold-out appena conclusa dallo Zelig Circus.
La prima esibizione sarà quella di un duo alquanto insolito, che vede insieme un toscano mordace e un romano verace. Con il loro «Recital», saranno Paolo Migone e Marco Marzocca ad inaugurare la stagione 2006 del Loano Cabaret. Uno, quello con l’occhio nero, il camice bianco e la capigliatura spettinata è Paolo Migone, comico dalla battuta sempre pronta e dal sarcasmo pungente. L’altro, conosciuto come «Mikelino» «il Notaio» o «Sturby», i personaggi con cui ritrae vizi e virtù degli italiani, è Marco Marzocca. Facendosi da spalla reciprocamente e altrenandosi in divertenti performance soliste, porteranno in scena uno show, che lascia ampio spazio all’improvvisazione ed al coinvolgimento del pubblico in platea.
Dopo due giorni di pausa, il Loano Cabaret riprenderà domenica 6 con la vulcanica Geppi Cucciari. «Full Metal Geppi» è il titolo dello spettacolo con cui l’attrice sarda ironizzerà su angoscie e frustrazioni comuni al genere femminile. Un po’ Bridget Jones, ma decisamente più mediterranea, ed un po’Luciana Littizzetto, ma meno aggressiva, Geppi Cucciari è stata la rivelazione 2005 del cast di Zelig. Idolo di tutte le donne che si oppongono a stereotipi femminili essenziali e difendono le forme giunoniche, Geppi Cucciari è un esempio di comicità intelligente che sa ben rappresentare i tanti paradossi non solo dell’universo femminile ma anche di quello maschile.
Terzo ed ultimo appuntamento con il Loano Cabaret venerdi 18. A concludere la rassegna sarà un’altra strana coppia: Alessandro Fullin e Clelia Sedda insieme sul palco del Giardino del Principe, impeganti in «Gengiskhan o il problema del tartaro». Un transgender ed una ballerina dai «65 kg perfettamente distribuiti» faranno chiarezza sulle invasioni barbariche ed affronteranno nello stesso tempo l’annosa questione della pulizia interdentale. Uno spettacolo davvero originale, specchio della camaleontica personalità di Alessandro Fullin. Attore quasi d’avanguardia, Fullin ha conquistato il pubblico dello Zelig con un personaggio stravagante ed un po’svanito: una professoressa di archeologia che porta il suo stesso cognome, Fullin, e che ama stravolgere, con le sue interpretazioni personali, eventi e personaggi storici. Il tutto raccontato in tuscolano, il fantasioso idioma coniato dalla Prof.

Fullin sulla base di una stele (immaginaria) che solo lei, ed è comprensibile perchè, è stata in grado di tradurre.
Capace di soddisfare i gusti di tutti, di placare l’arsura estiva e di regalare un piacevole sollievo, il Loano Cabaret è un cocktail da bere tutto d’un fiato.

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