da Milano
«È polifonica la storia del rapporto fra cattolici e cinema in Italia. Ma l'impressione finale non è quella di una frammentazione, quanto quella di un progetto unitario perseguito con mezzi differenti: la volontà di contribuire, attraverso lo schermo, a una maturazione morale e civile della società e della cultura». Lo scrive Dario Edoardo Viganò nella prefazione di Attraverso lo schermo. Cinema e cultura cattolica in Italia, opera di più di novecento pagine divise in tre volumi curata dallo stesso Viganò con Ruggero Eugeni ed è pubblicata dall'Ente dello Spettacolo. Il libro verrà presentato oggi a Milano. «È questa polifonia che spiega l'assoluta ricchezza e originalità della presenza cattolica nel mondo del cinema», dice Viganò.
Dario Edoardo Viganò è preside dell'Istituto Redemptor Hominis dell'Università Lateranense di Roma ed è presidente dell'Ente dello Spettacolo, un'associazione nata nel 1946 per iniziativa della Chiesa. L'Ente dello Spettacolo è anche l'editore del più longevo periodico italiano di cinema, La rivista del cinematografo. Nata in un lungo periodo di gestazione compreso fra il 1924 e il 1928, La rivista del cinematografo ancora oggi è una vivace palestra di confronto dialettico. «Chi avesse la voglia e l'interessata pazienza di sfogliare le quaranta annate di questa Rivista del cinematografo scrisse il commediografo Diego Fabbri nel 1967, sul numero speciale pubblicato per la Prima Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali potrebbe fare un bilancio attendibile dei limiti e dei meriti dei cattolici nel campo cinematografico». Meriti e limiti che il nuovo libro di Viganò analizza approfonditamente con l'aiuto di studiosi del settore come Gianfranco Bettetini, Vito Zagarrio, Carlo Tagliabue, Ernesto G. Laura.
«Molteplicità di attori: gerarchia, stampa, pubblicistica, intellettuali, produttori scrive Viganò -; complessità di scelte e di strategie: il mondo cattolico disegna scelte e iniziative differenti e talvolta contrastanti. Ma complessità anche di punti di vista: a quelli del mondo cattolico si sommano i diversi modi di guardare ai cattolici da parte degli ambienti laici della cultura e del cinema».
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