Tredici in corsa per l’eredità della Vincenzi

Venticinque liste che appoggiano tredici candidati sindaco. Non sarà una scheda elettorale ma una specie di lenzuolo quello che i genovesi si porteranno all’interno dell’urna i prossimi 6 e 7 maggio per eleggere il nuovo primo cittadino e il consiglio comunale. Ieri alle dodici si sono concluse le operazioni di presentazione negli uffici di corso Torino e un solo gruppo non ce l’ha fatta a mettersi in regola nei termini fissati: si tratta di Francesco Zanardi con Democrazia Atea che ha depositato il registro con le sottoscrizioni necessarie con ritardo. I funzionari hanno verbalizzato la consegna della lista al di là dei limiti di legge e sarà la Commissione Circondariale a valutare se ammetterla o meno. Il primo a consegnare il materiale è stato il comico genovese Orlando Portento candidato sindaco con la lista Per Genova con Portento. Sulla scheda si troveranno anche Edoardo Rixi sostenuto da Lega Nord e La Nostra Genova, Pierluigi Vinai che avrà accanto i simboli di Pdl, Liguria Moderata, Città Nuove e Alleanza Monarchica- Democrazia Cristiana. Un solo simbolo per Enrico Musso, quello della sua lista civica, per Susy De Martini con La Destra, Roberto Delogu dei Comunisti- Sinistra Popolare, Giuliana Sanguineti del partito Comunista dei Lavoratori, Armando Siri per il Pin, Simonetta Saveri per Primavera Politica, mentre il Movimento Cinque Stelle sostiene Paolo Putti. La coalizione di centrosinistra è compatta intorno al nome di Marco Doria che viene sostenuto da Pd, Sel, Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, partito Socialista, Unione Democratica Consumatori- Pensionati e Liguria Viva. A chiudere il lungo elenco la lista Fratelli e Fratellastri per Simohamed Kaabour e la coalizione formata da Gente Comune e Mil per Giuseppe Viscardi.
C’è un unico caso di lista che si presenta solo per la corsa in Municipio. Si tratta di Cittadini per il Centro Est che nel primo Municipio candidano Felice Ravalli come presidente.

Intanto, intorno alla partecipazione elettorale di Alleanza Monarchica- Democrazia Cristiana a favore di Vinai potrebbe pendere il ricorso al Tar da parte dell’Udc. Da anni Dc e Udc si contendono il simbolo dello scudocrociato che entrambi utilizzano nel proprio logo.