Tremonti: "Un freno a benzina e bollette"

Il ministro dell'Economia fa sapere inoltre che il governo intende impegnarsi per abolire i costi notarili di rinegoziazione e i costi sulla portabilità dei mutui, così come richiesto dall’Antitrust: "E' un'operazione di civiltà, per la serenità delle famiglie"

Tremonti: "Un freno a benzina e bollette"

Roma - Il costo dei carburanti continua a salire ma il governo promette di occuparsi, quanto prima, anche di questo problema. "D’accordo con il ministero dello sviluppo economico apriremo un confronto con i consumatori e i produttori anche sulle bollette e sul pieno di benzina", ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, illustrando l’accordo raggiunto con l’Abi sui mutui.

Trasparenza sui mutui Il governo costituirà un osservatorio, con rappresentanti dei consumatori e delle banche, per vigilare sulla trasparenza delle operazioni sui mutui a tasso variabile. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nella conferenza stampa di presentazione dell’accordo con l’Abi. L’osservatorio, in particolare, vigilerà sulla trasparenza delle operazioni per chi vorrà mantenere il mutuo senza modifiche e per chi vorrà rinegoziarlo, avendo la possibilità di farlo con la banca.

Azzerare i costi notarili "C’è l’impegno del governo ad azzerare i costi notarili". Entrando nel dettaglio, il ministro ha spiegato che l’obiettivo del governo è "estendere anche ai beni immobiliari una norma storica consente al funzionario di banca di certificare la girata, come già avviene sui valori mobiliari". Se, invece, "deve rimanere la funzione dei notai, prevedremo che questi contribuiscano al benessere nazionale lavorando a costo zero". Il ministro ha comunque sottolineato di preferire la prima ipotesi. In merito alla deducibilità fiscale della rata del "vecchio mutuo", il ministro ha spiegato che "possiamo pensare a una deduzione invariata. È un impulso venuto dai consumatori, ci ragioneremo costruttivamente".

"Questione di civiltà" "Non è un fatto di economia, di domanda o di consumi. Per me è una questione di civiltà ed è fatto per la serenità delle famiglie". Non si sta giocando "una partita economica, ma qualcosa di più. È una partita civile, perché incrocia beni costituzionalmente fondamentali, come il risparmio e la casa". Tremonti ha ripetuto che l’operazione non è "un miracolo, ma un sollievo" per molte famiglie: "non c’è un trasferimento di ricchezza" ma servirà "a ridurre l’angoscia" di molti che hanno difficoltà a pagare le rate del mutuo, "sempre nella logica che se pagherai di più dopo è perchè paghi di meno ora". Perché l’accordo "aggiunge un pò più di sicurezza e un pò più di soldi adesso".

"Alle banche converrà aderire" "Possono anche non aderire, ma non gli conviene...". Con questa battuta Tremonti fa chiaramente intendere che anche per gli istituti di credito sarà conveniente aderire al "progetto trasparenza" voluto dall'esecutivo. "Vedremo quali banche non aderiranno, ma sono sicuro che lo faranno", aggiunge il ministro.

Stretta fiscale sugli istituti di credito

Arriverà presto la stretta fiscale sul settore bancario. Lo ha confermato il ministro dell'Economia rispondendo con un semplice "sì" a una domanda su un eventuale prossimo giro di vite fiscale sugli istituti di credito.

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