Roma - "Ora è arrivato il tempo per guardare allo sviluppo. Non è che uno è scemo e fa solo rigore". Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, parlando alla Summer School della Fondazione Magna Carta. "Il tempo seguito finora si è rivelato giusto - ha aggiunto - Ora dobbiamo seguire un modo europeo". "Tante volte persone autorevoli mi hanno detto: fai spesa pubblica per un punto di Pil. Credo sia stato saggio non seguire questo suggerimento. Ora con l’Europa e in Europa è arrivato il tempo". E la ricetta del ministro prevede tra l’altro l’aggregazione delle imprese, l’assistenza delle imprese all’estero, la "riduzione del quantum di regole", il nucleare e una politica per il Sud diversa.
"Nessun autunno caldo, il governo è serio" Nessun autunno caldo, nessun timore di conflitto sociale: il ministro dell’Economia esclude che nei prossimi mesi ci possa essere rottura sociale, anche perchè il Governo ha gestito e sta gestendo la crisi in modo serio. "Nell’insieme - ha detto Tremonti al Tg4 - anche quest’autunno lo affrontiamo senza problemi drammatici, traumatici, proprio perchè siamo stati, lo dico come Governo, seri. Non abbiamo pensato che lo sviluppo si fa facendo debito o stupidate. Vogliamo andare avanti così, con serietà e responsabilità. Veniamo considerati in positivo quando usciamo dall’Italia. Vogliamo continuare così avendo anche un pò il consenso in Italia". Il responsabile del Tesoro ha ricordato che "questo è il terzo autunno dalla crisi. Si è sempre detto che con l’autunno c’è la rottura sociale, industriale e finanziaria. Non è stato così finora e non sarà così. Sappiamo bene che ci sono persone, famiglie, imprese e settori che hanno avuto dei problemi. Lo sappiamo molto bene e cerchiamo di ridurli quanto più possibile. Ma nel suo insieme l’Italia ha fatto il 2008, 2009 e 2010 senza rompersi. E questo è merito dei lavoratori, degli imprenditori e delle famiglie".
"Pil non dipende solo dal governo" L’andamento dell’economia non è esclusiva responsabilità del governo ma anche degli imprenditori e delle forze economiche in generale. Così il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, risponde alle polemiche sulla politica industriale del governo negli ultimi due anni di crisi. "Quando il Pil va male, non è solo colpa del governo, il Pil lo fanno tutte le forze economiche", ha detto Tremonti intervenendo alla Summer school della fondazione Magna Carta. "È anche una questione di produttività industriale.
In un regime economico sovietico potevi incavolarti con il governo. In quel caso, potevi fucilare o il direttore delle statistiche o il ministro dello Sviluppo, che infatti in Italia ora non c’è", ha aggiunto il ministro.
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