Friburgo - Da tempo girano voci di governi delle larghe intese il cui obiettivo vero, al di là di ciò che viene detto ufficialmente, sarebbe solo uno: far saltare l'esecutivo Berlusconi aprendo la strada all'ennesimo inciucio all'italiana, sotto il nome di "governo tecnico". Il premier ostenta ottimismo e cerca di serrare i ranghi. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che qualche commentatore insinuava potesse essere interessato all'esperimento "tecnico" getta acqua sul fuoco: non si può uscire dalla crisi con i governi tecnici, pensare il contrario è come giocare con le figurine Panini.
Il paragone con le figurine "Io trovo che le figurine Panini siano un gioco da ragazzini", ha detto Tremonti riferendosi all’ipotesi del governo tecnico. "Il governo, legittimamente eletto, il governo democratico, può avere una forza fondamentale - ha spiegato a margine una lezione tenuta all’Università di Friburgo -. Per esempio, il parlamento greco ha fatto e sta facendo delle leggi molto importanti e molto apprezzate: questo non l’avrebbe fatto un governo tecnico, perché non basta essere un illuminato, devi andare in televisione a spiegare ai popoli che cosa hai fatto e francamente credo che questo lo possa fare un leader politico, un governo politico".
Bisogna avere i voti "Il vero problema è che bisogna avere i voti - ha sottolineato -. Sono convinto che la democrazia è comunque il migliore sistema che c’è, politico". E poi ha aggiunto: "Ho l’impressione che ci siano persone, anche non bambini, che continuano a giocare con le figurine Panini. Io trovo che le figurine Panini siano un gioco da ragazzini".
Rigore sui conti pubblici "Il dovere politico di rigore sui bilanci pubblici deve essere totale e maggiore, per tutti gli Stati. È falso che i costi della crisi, in un Paese, possano essere limitati a quel Paese. Non siamo il Titanic, ha aggiunto, ma nessuno si illuda, avendo il biglietto di prima classe ed essendo sceso per giocare sul ponte della seconda,di restare tra i passeggeri di prima". "La crisi non è terminata, ha solo mutato la sua forma ed è passata dal privato al pubblico" ha precisato il ministro dell’Economia, che ha messo in guardia contro il "rischio sistemico" dato da una "massa finanziaria... potenzialmente illimitata".
Come dentro un videogame Secondo Tremonti "negli ultimi 15-20 anni la finanza ha cessato di essere solo un mezzo strumentale dell’economia reale ed è diventata qualcosa di indipendente, di superiore e non un mezzo ma essa stessa un fine: ha una dimensione potenzialmente illimitata ma immanente e incombente dall’alto verso il basso, dal verticale all’orizzontale, nella forma del rischio sistemico - ha proseguito -.
È stato così nel 2008 con la caduta delle piramidi finanziarie americane ed è così ancora. A me sembra di essere come dentro un videogame - ha commentato Tremonti - Arriva un mostro, lo marchi, ti rilassi arriva un secondo mostro, più grande del primo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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