Roma - Prima dell'estate il governo formalizzerà un impegno in favore dei redditi delle famiglie e dei pensionati. Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti nell'audizione alla Camera sul Dpef. "Se c'é sviluppo e ricchezza da distribuire questa va distribuita in termini fiscali a favore di redditi da lavoro dipendente, delle pensioni e della famiglia - ha detto Tremonti - E' un impegno che pensiamo di formalizzare e prendere prima dell'estate".
Crisi La crisi partita dagli Usa "é qualcosa di più di un 'turbamento finanziario', come lo definiva qualcuno: gli effetti non sono limitati al dominio dei finanzieri ma sono estesi alla vita della gente". Poi ha sottolineato che sulla crisi finanziaria internazionale "prendiamo atto della conversione" della posizione della Banca d’Italia "sulle nostre posizioni". "Ancora nel 2007 - dice il ministro - la Banca d’Italia diceva che la crisi finanziaria globale era una turbolenza, ancora nella relazione si considerava quasi superata. Prendiamo atto della conversione di tutte queste posizioni sulle nostre posizioni. Sappiamo bene - aggiunge il ministro - che i redditi sono oggetto di un’erosione, ma sappiamo anche che questo dipende dalla speculazione".
Pubblico impiego "Abbiamo soldi per finanziare un buon contratto del pubblico impiego", ha aggiunto. Il ministro è inoltre tornato sul problema dell'inflazione programmata spiegando che "formalmente la devi mettere", cioé va previsto un livello (per quest'anno 1,7%) da inserire nei documenti ufficiali.
Inflazione programmata Il valore dell'inflazione programmatica indicato nel Dpef all' 1,7% "é un numero che ci sembrava coerente con le strutture del sistema, sappiamo bene che quel numero non rispetta la realtà". Parole pronunciate rispondendo al parlamentare Pd Enrico Morando che, in una domanda durante l'audizione sul Dpef, evidenzia che la Bce indica un tasso del 2%. "Vedo che ha telefonato - afferma Tremonti, ricordando che durante le polemiche sull'inflazione programmatica aveva invitato a telefonare alla banca centrale europea - L'abbiamo posto in base ai meccanismi di legge interna italiana che, per quanto riguarda l'inflazione programmatica, richiede che si debba stare un pelino sotto". Tremonti ha invitato a non guardare all'interno del Paese "ma fuori", "il problema non é infatti la Bce ma la speculazione che è una parola che da fastidio e che è difficile dire".
Mutui "Chiederemo in Europa l'applicazione dell'articolo 81 del trattato di Roma: è l'articolo che riguarda le manipolazioni di mercato, che abbiamo ragione di tenere che si applichi anche ad operatori che non sono dentro il perimetro europeo", ha sottolineato il ministro del'Economiasostenendo che la "peste" che attanaglia i mercati può essere definita da una sola parola: "speculazione". "Dobbiamo agire ed avere chiara una valutazione di questo", ha detto Tremonti che ha spiegato di aver sentito anche ieri sostenere da qualcuno che non ci sono "evidenze oggettive" della crisi. "Possiamo anche dire che i prezzi dipendono dal caso - ha poi detto riferendosi ad un altro aspetto delle difficoltà dei mercati - C'é uno che oggi ha notato che i prezzi sono saliti per le famiglie. Finalmente se ne sono accorti anche loro. Se c'é un travaso di ricchezza dall'Europa verso il resto, la cosa da fare è almeno quello di avere una reazione contro lo speculazione". Tremonti ha ricordato di aver posto a livello Europeo anche il nodo delle commodities, come il petrolio e il grano. "Se una grande banca d'affari dice che c'é il petrolio che va a 200 dollari - ha spiegato Tremonti - c'é il rischio che a quel livello si arrivi davvero. Magari perché la stessa banca d'affari ha acquistato future a quel livello. Io ho chiesto questo e abbiamo ottenuto l'avvio di una indagine da fare con il fondo monetario sulla speculazione. Secondo me c'é poco da indagare ma bisogna parlare di questo".
Crescita La crescita dell'economia "é intorno allo zero. Tra maggio e giugno le ipotesi sono intorno a 0,5, zero, 0,3%. Sono fattori difficili da analizzare".
Botta e risposta fra Tremonti e il ministro del governo ombra, Pier Luigi Bersani, nel corso di un’audizione. Bersani ha accusato l’esecutivo Berlusconi di aver adottato una "manovra regressiva" che"irrita l’opposizione" soprattutto "per il meccanismo di discussione". Bersani ha attaccato il governo sull’assenza di misure a favore dei più poveri. "Bisogna mettere i soldi nelle tasche di chi ne ha bisogno, altro che card. Vi chiedo di vedere insieme come fare. Ma - sottolinea - se non ci sarà tempo per farlo, perché metterete la fiducia, non so come potremo risolvere questo problema". Il titolare di via Venti Settembre ha replicato ribadendo che il precedente governo non ha avviato un vero risanamento strutturale dei conti pubblici. "Doveva esserci un risanamento strutturale - dice Tremonti - ma abbiamo un deficit che cresce dall’1,9% al 2,5% e una crescita intorno a zero. Questa è l’evidenza dei numeri - sottolinea piccato il ministro - e siccome sono numeri, non contano le polemiche o la dialettica".
Globalizzazione Tremonti e Bersani si sono scontrati sul tema della globalizzazione. Il ministro ha accusato Bersani e il governo Prodi di aver fatto "errori di valutazione" sugli effetti della globalizzazione. "Gli stessi errori che avete fatto nel valutare gli effetti positivi della globalizzazione come fatto positivo in passato li avete fatti adesso nel valutare gli effetti negativi", ha affermato il ministro. È polemica anche sui mutui. "La portabilità non mi sembra sia stata un grande successo - ha detto Tremonti - noi con il nostro provvedimento abbiamo fornito uno strumento in più alle famiglie, la portabilità la possono fare tranquillamente".
Infine Tremonti ha esortato Bersani a presentare lui "un bel emendamento con le coperture e - dice - noi lo prenderemo in seria considerazione. Ma - avverte - non con le coperture giornalistiche, ma con quelle contabili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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