Dopo i dati diffusi ieri dallIstat, la stima governativa di un calo del Pil 2009 del 4,2% potrebbe sembrare ottimistica e suscettibile di una revisione, ma Giulio Tremonti mette le mani avanti: «Prudenza, prudenza. Siamo ancora in terra incognita: non cè mai stata una crisi fatta così, per origini, dimensioni e dinamiche». Il riferimento del ministro dellEconomia allatipicità della recessione non è certo casuale: priva comè dei vecchi meccanismi di contrazione del ciclo economico, questa recessione ha messo in discussione gli strumenti di rilevazione e di contrasto finora utilizzati. «In questo periodo - ha sottolineato Tremonti -, modelli economici che si basano sul presupposto di un mondo che cera e che non cè più, sono meno credibili di prima», ma «lo sanno anche coloro che diffondono i dati». Come dire: tutte le stime vanno un po prese con le pinze. Perfino quelle del governo: «Se sono obbligato per legge a mettere un numero, applico la legge - ha spiegato il ministro -. È giusto anche fare degli esercizi, però ciò che abbiamo convenuto ieri (martedì, ndr) con gli altri ministri della nostra area è che il vero stimolo non consiste nel darti un bonus per acquistare qualcosa, ma nello staccarti la tv».
LItalia non è però messa così male. Anzi: «Nei numeri della Commissione Ue - ha detto Tremonti - siamo il grande Paese che sta meno peggio». Per il ministro, la crisi ha infranto il falso mito di unItalia che arrancava, incapace comera di imitare i progressi degli altri. «Dicevano che gli altri facevano le riforme, e allora crescevano di più - ha detto - ma tutti quei Paesi andavano avanti con il debito privato che drogava leconomia». Modello italiano obsoleto? «Siamo la seconda manifattura Ue dopo la Germania, e quando tornerà leconomia normale lItalia sarà considerata più forte di quanto finora non siamo stati considerati».
Quanto alla riforma delle pensioni, Tremonti ha ribadito la propria contrarietà: «
Infine il capitolo Tremonti-bond: «La lista delle banche si allunga di giorno in giorno, ma un conto è prenderli e un conto è usarli. Stanno cominciando a farlo».
RP
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