Treni e stazioni sicure In arrivo sulle Nord 150 nuovi vigilantes

Da settembre controlli potenziati sulle carrozze e a terra per evitare altri agguati come a Villapizzone

«Un intervento sulla sicurezza di questo calibro non si era mai visto», ha affermato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte presentando l'entrata in servizio dall'1 settembre di 150 nuovi vigilantes in stazioni e treni delle Nord. Un'iniziativa che costerà due milioni di euro, fondi trovati grazie anche al contributo di Trenord e Fnm, solo per gli ultimi quattro mesi del 2015 e che per l'intero anno raggiunge un valore di sette. Una risposta forte, dopo che l'aggressione a colpi di machete subita da un controllore che ha quasi perso un braccio per questo violento agguato, ha dipinto un'immagine dei treni lombardi come luoghi insicuri e violenti.

«Insieme all'altro provvedimento preso a inizio anno e cioè la convenzione con le forze dell'ordine che costa 6,2 milioni e permette ai rappresentanti delle stesse forze dell'ordine di girare gratis sui treni - ha aggiunto Sorte che ha presentato l'intervento con il governatore Roberto Maroni - arriviamo a coprire con un presidio di sicurezza la metà di tutte le direttrici e stazioni lombarde». Gli addetti della vigilanza privata in servizio sui treni e nelle stazioni avranno in dotazione una giubba nuova che recherà al centro la scritta «Security team» tra i loghi di Trenord (in alto) e Regione Lombardia (in basso). «Il tema della sicurezza è sempre più importante - ha spiegato Sorte - anche a causa di chi, ossia il Governo, non se ne sta occupando. Per noi la sicurezza è prioritaria mentre su questo il governo ha totalizzato “zero tituli”».

A replicare ha pensato Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd: «Maroni la smetta di scaricare le proprie colpe sul governo. Su questo versante, per il 2015, a Roma non è stato tagliato nemmeno un euro del fondo nazionale trasporti. Non è solo con queste azioni, che sembrano peraltro più di rattoppo che non risolutive, che si risolve definitivamente il problema della sicurezza a bordo. Come ha ammesso lo stesso assessore solo metà delle linee regionali avranno un maggior presidio, e le altre? La giunta ripristini, ad esempio, il presidio all'interno delle stazioni lombarde molte delle quali sono sguarnite di personale e quindi territorio di nessuno. Su questo avevamo chiesto di aprire un bando per la riqualificazione delle stazioni, mettendo però a disposizione qualche risorsa per i comuni, ma ancora oggi la nostra richiesta rimane lettera morta. In più si riporti a due il numero dei capitreno e si riorganizzi il sistema dei controlli».

A rilanciare ancora, chiedendo un'ulteriore stretta sulla sicurezza, ci ha pensato Riccardo De Corato, di Fratelli d'Italia: «Martedì in consiglio regionale si discuterà la nostra mozione sulla sicurezza a bordo dei treni. Il governo dovrebbe mandarci i militari, cominciando con l'affidare il compito alla metà dei 1.300 militari qui per Expo. Non possiamo aspettare, visto che ogni giorno l'incolumità dei ferrovieri è a rischio.

Non ci aiuteranno: Alfano vuole addirittura tagliare i presidi di pubblica sicurezza già esistenti, figuriamoci se manda uomini in più. Dobbiamo quindi procedere come Regione Lombardia e mettere due vigilantes armati per ogni vagone su tutti i treni Trenord».

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