Treni in orario e meno guasti Fs «promosse»

Giovanni Buzzatti

«Sei mesi fa eravamo insoddisfatti. Oggi non siamo del tutto soddisfatti, ma va detto che la situazione è migliorata». Roberto Formigoni lo spiega al termine dell’incontro con Elio Catania, numero uno delle Fs, e Roberto Testore, amministratore delegato di Trenitalia. Il vertice è servito a fare il bilancio sui treni lombardi. «Marzo si è chiuso con dei dati positivi, a volte migliori delle previsioni» precisa subito il governatore. È aumentata la puntualità (i convogli in orario sono stati l’89 per cento, il 16 per cento in più che a dicembre) e sono diminuiti le soppressioni e i guasti. «I locomotori che si sono fermati sono stati 238, l’obbiettivo era di non superare i 250». Formigoni elogia la gestione del nuovo orario («è la prima volta - gli ricorda Catania - che si dà ascolto alle richieste dei pendolari»), l’aumento dei turni di manutenzione e pulizia (un terzo delle vecchie carrozze è già stato restaurato). «L’importante è continuare così - conclude Formigoni -. Le case costruttrici ci consegnino in tempo i nuovi treni». Dei 78 locomotori ordinati, 64 sono già entrati in funzione. «Tra luglio e settembre arriveranno 5 nuovi treni a due piani», ricorda Alessandro Moneta, assessore regionale ai Trasporti. «Le Fs hanno fatto arrivare in Lombardia 173 nuovi ferrovieri tra capi treno e capi stazione - aggiunge -. Il Cipe, inoltre, ha approvato la ristrutturazione del tronco centrale della Milano-Mortara: dal 2009 vedremo i primi miglioramenti, entro il 2013 la linea sarà completamente rifatta».
La domanda di treni continua a crescere. «Come i nostri investimenti» interviene Catania. Che sui dati di marzo, aggiunge: «La puntualità dei treni a lunga percorrenza è massima, nei regionali siamo al miglior risultato degli ultimi tre anni». I pendolari, dal canto loro, ricordano che i problemi rimangono: «Giovedì ero sul treno che ha avuto un guasto al locomotore tra Vittuone e Magenta, siamo dovuti scendere e fare un chilometro a piedi per tornare in stazione - racconta Alessandro Pelegatta del comitato Milano-Novara -. Ci sono stati dei miglioramenti però, le carrozze sono più pulite e alcune sono state rifatte. La puntualità? Era difficile fare di peggio di febbraio, un mese nero...».

Anche sulle statistiche i viaggiatori hanno qualcosa da precisare: «I dati sono sicuramente corretti - conclude Cesare Carbonari del comitato pendolari Torino-Milano -. Sarebbe più giusto però fare dei calcoli solo nelle fasce di punta 6-9 e 18-21, quando viaggiano più treni e i guasti creano ritardi e disagi a catena».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica