Cronache

Trenini in mostra, sognando il Terzo Valico

Trenini in mostra, sognando il Terzo Valico

Una mostra per far sognare tutti, grandi e piccini. I grandi, perché quando si parla di linea ferroviaria sul passo dei Giovi, volano con la fantasia (purtroppo finora nulla più) al tanto agognato Terzo Valico. E i bambini, natiralmente, perché la mostra è anche e soprattutto un enorme trenino elettrico funzionante che racconta la storia della strada ferrata che attraversa la Liguria. La mostra a Ronco Scrivia è dedicata infatti al sistema trifase come preludio alla realizzazione di un vero e proprio museo del fermodellismo e sarà inaugurata oggi nel locale dell’edificio dell’ex sottostazione ferroviaria. La trazione elettrica trifase è un tipo di alimentazione noto in tutto il mondo come «sistema italiano», nato nel 1902 con la realizzazione della linea elettrica Sondrio-Colico-Chiavenna, in Valtellina. L'utilizzo di questo sistema ha estremamente modificato il lavoro dei ferrovieri, non più costretti a spalare carbone, migliorando anche le loro condizioni di viaggio durante le diverse stagioni dell’anno. Pezzo forte della rassegna è il plastico di circa 20 metri che riproduce tratti della Ferrovia dei Giovi, inaugurata nel 1853. Originariamente raffigurante le sole stazioni di Mignanego e Piano Orizzontale dei Giovi, il plastico è stato scomposto e trasportato nella sede del futuro museo che ospiterà la sezione Fermodellistica e la sezione Storico-Industriale, con l'esposizione di numerosi oggetti della storia delle ferrovie.
La mostra resterà aperta fino al 1 ottobre. La storia degli ultimi tre secoli è caratterizzata dall’incremento dei trasporti e soprattutto dalle costruzioni ferroviarie, legate a fenomeni economici che investono praticamente tutto il mondo e diversi settori di produzione. Questa rivoluzione ha toccato anche la Valle e in particolare il comune di Ronco Scrivia, che ha visto cambiare profondamente il paesaggio e l'ambiente oltre che la sua realtà economica e sociale.

Le realizzazioni, a metà dell’800, della ferrovia Torino-Genova e della linea succursale dei Giovi, che unisce il porto di Genova con i principali centri della Valle Padana, hanno fatto del comune valligiano un importantissimo nodo ferroviario, lungo quella che è la prima linea ferroviaria civile italiana, determinante per lo sviluppo industriale nazionale.

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