Il treno per Genova si ferma a Voghera

I collegamenti ferroviari tra Genova e Milano chiudono alle nove di sera lasciando a piedi i viaggiatori. Un forte disagio per i pendolari che dal capoluogo lombardo devono fare ritorno in Liguria e che potrebbe diventare un problema ancora maggiore nel periodo estivo per il turismo lombardo. A denunciarlo è la consigliere regionale del Popolo della Libertà Raffaella Della Bianca che ieri in consiglio regionale ha discusso una interrogazione sull’argomento: «Ho chiesto all’assessore ai trasporti Enrico Vesco quali siano le intenzioni della Regione Liguria, anche in sinergia con la Regione Lombardia, per ottenere da Trenitalia collegamenti migliori tra le due città capoluogo di regione - spiega Raffaella Della Bianca -. In particolare ho chiesto spiegazioni in merito al ripristino del treno regionale 2199 che da agosto 2011 è stato soppresso».
La riduzione da parte di Trenitalia dei collegamenti tra Milano e Genova sta mettendo in seria difficoltà tanti pendolari liguri, ma Della Bianca conferma come parte della responsabilità sia anche della Regione Liguria che non ha finanziato l’ultimo collegamento giornaliero tra i due capoluoghi: «Il treno 2199 garantiva un servizio indispensabile - continua il consigliere regionale Pdl - ad oggi è stato ripristinato dalla regione Lombardia con un percorso che finisce a Voghera e con grave danno per i pendolari liguri che come ultimo convoglio per il rientro possono contare solo sul treno che parte da Milano alle 21.10».
L’assessore Vesco ha confermato l’impegno per il ripristino del treno anche nel tratto ligure, «ma la risposta non è stata esaustiva perché fino ad oggi il treno non è stato ancora riattivato».
Gronda, il progetto rallenta. Slittano i tempi per la valutazione di impatto ambientale della Gronda di Genova. La commissione tecnica del Ministero dell'Ambiente, accogliendo il parere della Regione Liguria, ha chiesto alcune integrazioni al progetto del nodo genovese. La Società Autostrade ha ora 45 giorni di tempo per replicare alla richiesta di integrazione.
Sulla questione è intervenuto ieri il consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà che ha interpretato la notizia come un passo avanti verso la possibilità di poter rivedere il progetto del nuovo tracciato autostradale. Una battaglia particolare quella contro la Gronda che si gioca tutta all’interno del centrosinistra dove da una parte si schiera Marco Doria che vorrebbe bloccare l’opera e dall’altra Pd e Idv favorevoli e sostenitori del tracciato: «Il congelamento del Progetto Gronda è un’ottima notizia, la battaglia contro quest’opera inutile e dannosa può e deve trarne nuova linfa» spiega Pastorino, già al fianco dei comitati della Valpolcevera contrari al progetto.

«Ogni proposta futura non potrà più poggiarsi sugli attuali piani di bacino, dei quali abbiamo più volte chiesto l’aggiornamento alla luce dei recenti cambiamenti climatici, ed è importante che finalmente si prenda in considerazione la posizione dei comitati, i quali hanno sempre denunciato come artefatti e inattendibili i dati sui flussi di traffico».