Trentacinque giovani violini

(...) i giovani concorrenti del Premio Paganini davano il via all'impegnativa sfida a colpi d'archetto. Casca davvero in tempi non troppo rosei questa 53° edizione del prestigioso concorso violinistico, presentato proprio ieri mattina ai piani alti del teatro, mentre all'ingresso i lavoratori erano ancora sul piede di guerra contro la cassa «disintegrazione». Pericolo per il Premio? «Ci auguriamo sinceramente di no - ha ammesso Roberto Iovino, musicologo, che in mancanza del direttore artistico del teatro ne ricopre, solo per il Premio, la carica ad interim - L'importanza del concorso e la sua sostanziale estraneità ai problemi del nostro teatro non dovrebbero farne una vittima delle rimostranze degli orchestrali».
Intanto i trentacinque concorrenti (provenienti da quattordici paesi, ben diciotto dalla Cina) sono lontani anni luce dalle dispute genovesi e già si trovano alle prese con Mozart, Paganini e Ysaÿe. Il più giovane è Yu-Chien Tseng, ha sedici anni e viene da Taiwan, con una bella differenza d'età rispetto alla più vecchia (si fa per dire) Zheng Yu Wu, cinese, che di anni ne ha ventotto; tra i due estremi gli altri giovani concorrenti, tra cui il genovese Mattia Sanguineti. Prove preliminari all'Auditorium ancora oggi e domani (ore 9.30 e ore 15) ad ingresso libero; martedì e mercoledì prossimi sul palco del Carlo Felice per le semifinali (ore 15 e ore 21, sempre ad ingresso libero) in cui verrà eseguito, oltre ai Capricci di Paganini, «Kairos», brano per violino solo scritto appositamente per il concorso dal compositore genovese Massimo Lauricella; sabato 25 e domenica 26 per il gran finale (ore 15), naturalmente a teatro, con l'orchestra del Carlo Felice diretta da Cristopher Franklin. Prezzo del biglietto per assistere alla vittoria definitiva, € 7 (€ 4 ridotto) oppure un abbonamento ai due pomeriggi al costo di € 10 (€ 6 ridotto). Netta prevalenza, come da copione, di violinisti orientali, 11 le donne, 24 gli uomini e in più una curiosità: la gara, ieri pomeriggio, è stata aperta da due fratelli della Repubblica Ceca, antagonisti sul palco uno di seguito all'altro.

In giuria, oltre al presidente Zachar Bron, l'ex direttore artistico del Carlo Felice Cristina Ferrari e violinisti di varie nazionalità, tra cui tre vincitori di scorse edizioni del Premio: l'italiano Giovanni Angeleri, la rumena Lenuta Ciulei, la cinese Bin Huang.

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