Una delle occasioni più ghiotte e da non perdere per conoscere e apprezzare lo sviluppo dellorologeria italiana la offre Trento, nel cui Castello del Buonconsiglio si terrà dal 25 giugno fino al 6 novembre la grande esposizione «La misura del tempo». Si tratta di una mostra, suddivisa in nove sezioni, che presenta al visitatore circa 350 orologi costruiti tra il XV e il XVIII secolo. Tra questi, spicca come pezzo forte lorologio astronomico, realizzato nel 700 dai maestri Borghesi e Bertolla: donato a Maria Teresa dAustria, lastrario è conservato al Museo di Storia e Tecnologia di Washington e per loccasione è stato prestato a Trento. Allestita con pezzi provenienti da collezioni private e pubbliche, la mostra costituisce la rassegna più importante mai allestita in Europa sulla storia dellorologeria italiana; un settore, quello della misura del tempo, in cui il nostro Paese è stato tra i precursori, se non il precursore in assoluto.
Nata da unidea di Antonio Lenner, collezionista e consigliere di Hora (Associazione dei cultori dellorologeria antica) e con lallestimento curato da Michelangelo Lupo, la mostra deve molto a Hora: diversi soci, infatti, fanno parte del comitato scientifico, a cominciare dal coordinatore, Giuseppe Brusa (uno dei massimi esperti della storia dellorologeria), per proseguire, fra gli altri, con Luigi Pippa, Nicola Fanciulli, Enrico Magistretti, Nicola de Toma, Silvio Bedini; tutti studiosi del settore. Nove le sezioni: si comincia con gli orologi solari e si compie un percorso con i primi prototipi di orologi meccanici e con gli svegliarini monastici; con gli orologi pubblici e quelli planetari, cioè con indicazioni astronomiche; con gli affascinanti automi; con gli orologi da persona, da portare in «saccoccia»; con quelli notturni, silenziosi per non disturbare il sonno; con le scuole dellorologeria.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.