Treviso «Qui niente animali» Cieca cacciata da bar con il cane guida

Una ragazza cieca accompagnata dal suo cane guida è stata respinta da una bar del centro di Treviso dove le è stato impedito di salire al piano superiore per uno spuntino con alcune colleghe di lavoro. Lei ha presentato un esposto ai vigili urbani e i titolari si difendono: «In sala non sono ammessi animali, non l’abbiamo cacciata». L’episodio, che risale al 20 gennaio scorso, è stato reso noto dall’Unione Ciechi della città alla Tribuna di Treviso. La ragazza, che ha 30 anni e lavora in centro, era andata con il suo fedele Mayla, il labrador retriever che la segue ovunque, in un noto locale di Piazza dei Signori insieme a tre colleghe. Quando ha imboccato le scale per salire al piano superiore, il titolare l’ha bloccata a causa della presenza del cane, nonostante il fido Mayla avesse tanto di pettorina con la croce rossa stampata sopra. «Siamo soliti far entrare tutti i cani, ma fino al bancone - spiega il titolare -. Al piano di sopra no, tra l’altro quello era un momento in cui la sala era piena. In più la signora era insieme a tre vedenti e poteva farsi accompagnare da loro».

La ragazza e il suo cane-guida hanno la vita abbastanza difficile nei bar di Treviso: lei stessa racconta di altri «sgradevoli» episodi. «I cani guida per i non vedenti devono avere accesso a tutti gli esercizi commerciali perché così prevede una legge del 1974». Così ha commentato il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna.

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