nostro inviato a Piacenza
La corazzata Juventus continua la marcia trionfale anche a Piacenza, ottiene la quarta vittoria consecutiva e porta a -4 i punti di penalizzazione. In attesa, ma forse non è il caso di accampare troppe speranze, che larbitrato Coni faccia un ulteriore sconto. Ma, sconti sì o no, il cammino verso quota 105 punti in classifica prosegue senza tentennamenti e sta davvero troppo stretta la serie B alla Vecchia Signora. Al Garilli, dove pur avevano lasciato le penne pezzi da novanta come Napoli e Bologna, i bianconeri hanno passeggiato, scherzando come il gatto col topolino, spegnendo subito le velleità dei rossi piacentini che hanno provato a pungere nel primo tempo con Cacia nellunica occasione in cui la punta è riuscita a liberare il tiro. Piacentini che hanno anche cercato di contrastare la netta superiorità degli avversari con un atteggiamento spregiudicato, senza timori reverenziali, un centrocampo aggressivo e mobile, un paio di buone occasioni nella ripresa ancora con Cacia e Degano, ma i valori tecnici erano troppo sfalsati dalla parte juventina.
Da parte sua Didier Deschamps può ritenersi soddisfatto dalla prova dei suoi, una autentica corazzata che non sembra avere lati deboli. Certo, Camoranesi è apparso lombra del bel giocatore che abbiamo visto ai mondiali, così come Boumsong non ha dato quella dimostrazione di sicurezza alla quale aveva abituato negli anni passati un certo Thuram. Ma sono piccolezze, perché quando si dispone di una batteria offensiva formata dal duo Trezeguet-Del Piero, supportato dallonnipresente Nedved, allora tutto riesce facile, elementare.
Già, proprio Del Piero, è lui losservato speciale visto che insegue la rete numero 200 in maglia bianconera. Ci prova in tutti i modi e da tutte le posizioni, soprattutto quando cè una punizione dal limite. Sembra che ce labbia fatta quando al 45 batte la solita punizione da 20 metri (fallo di Olivi su Nedved), ma a guastargli la festa ci mette lo zampino, pardon la testolina, proprio Trezeguet che con un leggero tocco devia alle spalle del deludente Coppola, piazzato non si sa dove ma dentro la propria porta, là dove un portiere non dovrebbe mai trovarsi. Ma non esulta il francese, forse si rende conto di avere tolto qualcosa ad Alex, quasi si scusa con lui, come a dirgli: il prossimo gol è tuo. Perché Trezeguet aveva messo la testina anche nella prima marcatura bianconera al minuto 30 quando, dopo uno scambio con Nedved, ancora Del Piero, sempre lui, aveva confezionato un cross lento lento. Ma il cacciatore di farfalle Coppola, in uscita alta, si era fatto anticipare ancora dal francese che gli faceva passare il pallone tra le braccia protese.
Purtroppo Del Piero dovrà rimandare alla prossima occasione linseguimento al gol numero 200 (la partita casalinga col Brescia di sabato prossimo è stata spostata a mercoledì 1 novembre) perché al 31 della ripresa Deschamps lo sostituisce con Bojinov. Alex sembra proprio non gradire, esce a capo chino e lemme lemme.
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