«Triboniano, il patto con i rom ha ridotto drasticamente i reati»

«Da quando è stato sottoscritto il patto di socialità e legalità coi rom ospitati nel rinnovato insediamento di via Triboniano, il numero dei reati denunciati al Comando di zona dei vigili è calato drasticamente». L’assessore alle Politiche sociali, Mariolina Moioli, mette sul piatto i primi risultati dell’impegno preso per l’integrazione delle comunità rom presenti sul territorio. «È un percorso in salita, esposto a grossi rischi, ma l’amministrazione ha deciso di andare fino in fondo. Per ristabilire sicurezza e civiltà, laddove c’era solo abbandono e degrado, non trovo altre soluzioni». È annunciato per martedì un incontro coi residenti al Consiglio di quartiere, mentre è stata annullata l’assemblea pubblica davanti al comune di Opera e il corteo al campo nomadi prevista per oggi.
Intanto, proseguono le attività di sostegno sociale promosse e realizzate dalla fondazione «Casa della Carità» di don Virginio Colmegna, che ieri ha presentato i frutti del lavoro a stretto contatto con i cittadini romeni di etnia rom. L’emergenza in quel di Opera è solo il caso più recente, dopo l’accoglienza delle famiglie sgomberate dal campo abusivo di via Capo Rizzuto, due anni fa. «I risultati dimostrano l'efficacia della mediazione culturale», garantisce don Colmegna.

Oggi 16 nuclei familiari composti da 71 persone, tra cui 35 minori, vivono nei container di un villaggio solidale al parco Lambro. «Dopo due mesi tutti gli uomini e circa la metà delle donne sono stati avviati al lavoro e hanno raggiunto l’autonomia alimentare».

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