Tribunale, udienze a singhiozzo per assoluta mancanza di spazio

È un Tribunale distaccato, ma importantissimo per Ostia e tutto il XIII municipio. Eppure non è nelle condizioni di poter funzionare a dovere, colpa anche degli spazi che non ci sono. Per risolvere la questione dei locali della sezione distaccata del Tribunale di Ostia in tempi brevi, il consigliere comunale Davide Bordoni sollecita direttamente l’intervento dell’assessore Comunale al Patrimonio Claudio Minelli.
«È una necessità vitale del territorio quella di ottimizzare e rendere funzionale un servizio importante quale quello di un Tribunale destinato al cittadino di Ostia e di tutto il XIII municipio - commenta Bordoni - è un organo di estrema importanza che alleggerisce notevolmente il lavoro centrale di Roma. Già con il municipio, da presidente, mi sono occupato in prima persona affinché fossero forniti gli spazi necessari al corretto svolgimento del lavoro, con l’approvazione della memoria di giunta n. 1 dell’aprile 2006 rivolta al sindaco Veltroni e all’assessore Minelli, che hanno comunque assicurato una risoluzione in tempi brevi. Siamo ad oggi tuttora pronti ad intervenire e a muoverci sollecitando ancora il sindaco affinché entro l’anno sia risolta la questione e il Tribunale possa finalmente agire in spazi umanamente professionali. La Sezione di Ostia, competente come giudice unico per il territorio del XIII municipio, serve un bacino di utenza di oltre 300mila persone con il correlativo carico di questioni civili e penali. Dopo cinque anni di attività i flussi di affari della sezione sono enormemente aumentati in tutti i settori a conferma che l’ufficio è ben radicato sul territorio e che merita potenziamento».
Il foro locale è rappresentato da circa 150 avvocati, ma per mancanza di spazi non è ancora stata istituita una sala avvocati. L’imponente produzione di atti giudiziari del Tribunale di Ostia dimostra la validità e l’importanza dell’ufficio che ha prodotto solo nell’ultimo anno più di 3mila provvedimenti tra sentenze civili e penali, ordinanze cautelari ed in materia di locazioni, oltre a circa 3mila atti di volontaria giurisdizione riguardanti minori, interdetti e soggetti incapaci a vario titolo e circa 1.600 provvedimenti di ingiunzione. Sono stati celebrati circa 300 procedimenti penali di convalida di arresti con pressoché altrettante applicazioni di misure cautelari con un aumento del contenzioso penale e civile del 32 per cento. Inoltre sono state iscritte circa 700 esecuzioni mobiliari e circa 380 esecuzioni immobiliari. A causa degli spazi stretti in cui opera il Tribunale è stato contingentato il numero delle udienze in quanto per i 7 magistrati in organico vi sono solo due locali, per cui le udienze civili e penali nei 5 giorni lavorativi non possono essere più di 10 e quindi ogni magistrato può esperire al massimo due udienze a settimana.
«La situazione è drammatica - conferma l’avvocato Massimiliano Giandotti, presidente dell’Afol - i giudici fanno udienze in coabitazione.

Dopo tanto tempo, dopo promesse non mantenute, siamo ancora in alto mare e ciò va a scapito di tutti, avvocati, magistrati e assistiti. Siamo perplessi e amareggiati e bisogna intervenire al più presto perché ormai la situazione è insostenibile».

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