I tassi dinteresse di Eurolandia sono ancora al livello «appropriato». Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, commentando con i giornalisti la riunione del Consiglio direttivo che ha deciso allunanimità di mantenere i tassi invariati all1% per il sesto mese consecutivo.
Ma il sostegno delle Banche centrali alleconomia non può durare in eterno: tocca ora ai governi di Eurolandia approntare «ambiziose» exit strategy dalle misure di sostegno fiscale alleconomia, tenendo ben presente che «eventuali tagli delle tasse andranno considerati solo sul medio termine, quando ci saranno spazi di manovra». Un richiamo alla Germania, che pensa a un maxi taglio da 24 miliardi; ma che vale «per tutti», ha precisato Trichet. Quindi potenzialmente anche per lItalia, alle prese con il dibattito sulla riduzione dellIrap. Come la Federal reserve giovedì, anche la Bce si è guardata bene dal toccare i tassi dagli attuali minimi record: Trichet ha affermato che leconomia di Eurolandia è in miglioramento e ci si aspetta una «ripresa graduale» nel 2010, grazie anche al ritorno alla crescita di Francia e Germania già nel secondo trimestre 2009. Dopo il -0,1% di ottobre e il -0,3% di settembre, linflazione di Eurolandia «tornerà positiva nei prossimi mesi e la necessità del sistema finanziario di liquidità si ridurrà», ha aggiunto, inviando un segnale sulla «exit strategy» dalle attuali misure straordinarie con cui lEurotower ha inondato i mercati di fondi per combattere la crisi innescata dal crollo di Lehman Brothers.
Allo stesso tempo, la Bce chiede di fare leva su riduzioni della spesa pubblica per i necessari piani di risanamento dei conti nei Paesi di Eurolandia, ora compromessi dalla crisi economica e dai costi delle misure decise per contrastarle. Dopo i governi, tocca alle banche fare la loro parte per sostenere leconomia, erogando credito al sistema. Trichet le esorta a fare «tutto quello che è necessario per riparare i loro bilanci e per svolgere appieno il loro lavoro facendo credito alle aziende e alle famiglie». In queste ultime settimane, osserva, «abbiamo visto un aumento dei crediti a favore delle famiglie». Tuttavia, il dato su dodici mesi «resta negativo».
Il numero uno della Bce chiede quindi alle banche cautela nella distribuzione dei bonus affinché possano continuare a fare credito. E le invita a utilizzare, se necessario, le misure pubbliche a sostegno del settore finanziario, «in particolare a livello di ricapitalizzazione».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.