Trichet «Perdere di vista l’inflazione è pericoloso per l’economia»

Perdere di vista l’obiettivo di un’inflazione appena sotto il 2% sarebbe un «grande rischio» per l’economia europea. Nel giorno in cui, a causa della crisi in Libia, i prezzi del petrolio volano sopra i 110 dollari al barile di Brent e 100 dollari per il Wti, Jean-Claude Trichet ribadisce l’importanza della stabilità dei prezzi. Intervenendo alla Banca del Belgio, il governatore della Bce ricorda che proprio il successo conseguito sull’inflazione ha reso l’euro una moneta forte. In un successivo discorso all’Università di Liegi, Trichet spiega come il tasso medio d’inflazione nei primi dodici anni di moneta unica non abbia superato l’1,97%, «sotto ma vicino al 2%, in linea con con la definizione di stabilità dei prezzi della Bce». Il banchiere centrale ricorda, tuttavia, che l’obiettivo è la stabilità «nel medio termine», dunque non si possono escludere momentanei sconfinamenti, come l’attuale. L’istituto tedesco di ricerche Zew ritiene che l’inflazione media 2012 sarà del 2,4%, e dunque la Bce alzerà i tassi all’inizio del prossimo anno.

Nei mercati si parla di rialzo in tempi più brevi sia in Gran Bretagna che in Eurolandia. I «falchi» della Bce, come il lussemburghese Mersch e l’olandese Wellink, vorrebbero subito una stretta. Il 3 marzo, al Consiglio Bce, si andrà alla conta.

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