Rodolfo Parietti
da Milano
Si aspettavano il falco, pronto ad affrontare di petto le questioni legate alle dinamiche future dei tassi dinteresse e capace di indicare la giusta miscela per coniugare le prossime strette monetarie con la sostenibilità della crescita economica. Jean-Claude Trichet ha invece deluso le aspettative dei mercati, nel corso della conferenza stampa che ieri ha seguito il direttivo della Bce, al termine del quale i componenti del board hanno deciso allunanimità di mantenere il costo del denaro invariato al 2,25%.
Anche se «non è da escludere un aumento dei tassi nel breve periodo», «i rischi sullo scenario di crescita continuano a essere sbilanciati al ribasso»: agli occhi degli investitori, la risultante di questa equazione rischia di essere una diluizione delle mosse di politica monetaria in chiave restrittiva. Insomma, forse meno degli almeno tre rialzi previsti nel 2006 tesi ad accorciare - o almeno mantenere inalterato - il distacco con i tassi americani. Giusta o sbagliata, questa interpretazione del Trichet-pensiero si è riflessa in tempo reale sullandamento delleuro, imprimendone un indirizzo depressivo che ha annullato il picco mattutino della moneta unica (1,2163 dollari) fino a collocarla appena al di sopra di quota 1,20. Ad amplificare landamento a ritroso delleuro ha però contribuito anche la riduzione superiore alle attese del deficit commerciale Usa, sceso in novembre a 64,2 miliardi di dollari, per effetto del record storico messo a segno dallexport. Tutti segnali che sottraggono pressioni sul biglietto verde, caricandole sulleuro.
Trichet era sembrato più disinvolto quando, a nome dei governatori del G-10, allinizio della settimana aveva pennellato dottimismo le previsioni sulla congiuntura mondiale 2006, ricordando il grado di resistenza mostrato dalle economie nei confronti dei prezzi petroliferi. Nellanalisi sulla euro zona, il banchiere francese è tornato invece a farsi più cauto: perché proprio i rincari del greggio, insieme con gli squilibri globali e la fiducia dei consumatori, sono lelemento che può sbilanciare sul versante del ribasso le prospettive di crescita. Intendiamoci: i segnali di miglioramento continuano a esserci e sono ben riassunti nella frase con cui Trichet ribadisce come continuino a esservi «le condizioni per una crescita economica sostenuta». Ma i mercati si aspettavano indicazioni ancora più incisive.
Con gli scenari delineati dal responsabile dellEurotower, infatti, sembrano sfumare le possibilità di un nuovo ritocco dei tassi già in febbraio. Tutto rimandato, quindi, forse a marzo. È però probabile che i mercati avessero caricato di eccessive aspettative la conferenza stampa di Trichet. Del resto, il mese scorso il presidente della Bce aveva escluso che lirrigidimento delle leve monetarie, deciso dallistituto dopo cinque anni, fosse il primo di una serie. In ogni caso, gli spazi per tre rialzi dei tassi ci sono ancora.
Trichet più cauto sul rialzo dei tassi: leuro in ritirata
«Un aumento a breve non è escluso, ma i rischi sulla crescita economica restano al ribasso a causa del petrolio». La moneta unica scende a 1,20 dollari
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.