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Trionfa Melandri Rossi strappa 5 punti ad Hayden

Il Gp d’Australia toglie dal giro iridato Pedrosa e limita la lotta per il titolo all’americano e Valentino. Finisce in farsa la vicenda di un reclamo contro il Dottore

da Phillip Island
È stato un Gp anomalo, diverso da tutti gli altri, addirittura rivoluzionario, perché per la prima volta nella storia del motociclismo tra il settimo e l'ottavo giro è andato in scena il cambio moto, stile pit-stop F1, a causa della pioggia. Una girandola di emozioni, con un pizzico di giallo - è il caso di dirlo - sul terzo posto finale di Valentino Rossi, con uno straordinario Marco Melandri primo sotto la bandiera a scacchi, davanti alla Suzuki di Chris Vermeulen.
«Una delle giornate più belle della mia vita» si è lasciato andare Marco, tornato inaspettatamente vincente dopo un paio di gare disastrose, nelle quali aveva visto materializzarsi i fantasmi del complotto, la paura che la Honda e la Michelin non gli dessero il supporto sperato, per favorire i due piloti della HRC. «Qui devo ringraziare la mia squadra e il tecnico delle gomme, perché tutto è andato per il meglio», ha detto ritrovando il sorriso. Sorriso che non c'era sul volto di Rossi, nonostante i cinque punti recuperati su Nicky Hayden, (quinto) e il sorpasso in classifica a Daniel Pedrosa (quindicesimo), che gli permette di conquistare per la prima volta in questa stagione il secondo posto nel mondiale.
«Ma sull'asciutto ero imbattibile e se non fosse piovuto avrei probabilmente recuperato più punti su Hayden», si è rammaricato Valentino, che pure ha rischiato una squalifica per un presunto sorpasso con bandiere gialle. Era il 18° giro quando Rossi ha superato Stoner, mentre sventolavano i drappi che vietano il sorpasso, per la caduta di Checa: Valentino ha detto di non aver visto alcuna bandiera, così come peraltro il rivale australiano, ma questo non sarebbe sufficiente per cancellare la penalizzazione. Stando al regolamento, quando un pilota commette questo tipo di infrazione, dovrebbe alzare il braccio e farsi risuperare dal rivale, altrimenti si interviene dall'alto. Nell'approssimazione totale dell'applicazione dei regolamenti che, purtroppo, caratterizza da sempre il motomondiale, la direzione corsa ha risposto alla segnalazione verbale della Honda dicendo che si erano accorti durante la gara che Rossi aveva superato con le bandiere gialle, ma essendo poi stato ripassato (involontariamente) da Stoner, automaticamente l'infrazione veniva cancellata.
«Non sarebbe cambiato nulla - ha detto Hayden -, piuttosto il mio problema è stata ancora una volta la frizione in partenza, che mi ha penalizzato moltissimo sull'asciutto. Poi, dopo il cambio moto per la pioggia, sono riuscito a prendere un buon ritmo; peccato solamente che all'ultima curva Rossi sia riuscito a superare Gibernau e io no».
Lo spagnolo della Ducati, da anni acerrimo nemico di Rossi, è diventato un prezioso alleato per Valentino, perdendo la volata per il terzo posto, ma rimanendo davanti a Hayden, togliendogli così punti preziosi. Con le gomme Bridgestone che si sono sgretolate sull'asfalto che andava via via asciugandosi dopo la pioggia di metà gara, Gibernau non è stato capace di conservare un vantaggio su Rossi che ha raggiunto i 7” e che era di 1”2 all'inizio dell'ultimo giro. Ma ancora più in difficoltà è stato Capirossi, solo settimo e staccatissimo e ormai praticamente fuori dalla lotta per il titolo. A tre gare dal termine, Hayden conserva un vantaggio di 21 punti su Rossi, mentre Pedrosa è precipitato a -32, affiancato da Melandri. La logica vuole che siano Nicky e Valentino a giocarsi il titolo, con il pilota della HRC che da tre gare consecutive non sale sul podio, mentre il fenomeno della Yamaha è decisamente più forte e in grado di ribaltare una situazione apparentemente disperata.

Melandri, Pedrosa e Capirossi diventano a questo punto arbitri del mondiale, per un finale di stagione che si annuncia straordinario.

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