Controcultura

Il trionfo anti-cellulite è "cinico"

Il trionfo anti-cellulite è "cinico"

Boom! Dritto come una fucilata, veloce come un razzo. C'è un libro che è arrivato in vetta alla classifica quasi senza passare dal via. In effetti c'era quasi da aspettarselo perché affronta uno dei problemi che più ci attanagliano nel futuro prossimo venturo. Il Covid-19? Il rischio di una crisi economica peggiore di quella del 1929? Ma no, il titolo del momento è Guida cinica alla cellulite (Mondadori) che vende ben 6mila e ottocentonovantotto copie. In questo agile volumetto Cristina Fogazzi e Enrico Motta raccontano alle lettrici tutto quello che c'è da sapere su questo inestetismo - non entreremo qui nel dibattito se vada considerato o no una malattia - per dare alle donne «gli strumenti per muoversi in un mondo farcito di slogan accattivanti e leggende metropolitane».

Ci sono riusciti così bene da scattare immediatamente al vertice di una classifica pronta alla prova costume. A inseguire da vicino questi crociati contro la pelle a buccia d'arancia solo Ferzan Ozpetek con Come un respiro (Mondadori). Questa sorta di thriller dei sentimenti del regista scrittore - è al terzo romanzo - si inerpica sino al secondo posto vendendo 6mila quattrocentoventicinque copie. Un ottimo risultato che gli consente di sorpassare i due assi piglia tutto della letteratura per i più piccoli, gli youtuber Me contro Te, che perdono posizione sino alla terza piazza dove, con 5mila e seicentoquarantaquattro copie, si insedia Sfida il Signor S con Luì e Sofì (Mondadori Electa).

Guerrieri contro la cellulite, il regista colto che piace a sinistra anche quando scrive e gli youtuber. Per trovare uno scrittore puro, Maurizio De Giovanni, bisogna arrivare sino alla quarta piazza. Il giallo Una lettera per Sara (Rizzoli) si difende bene con 5mila e cinquecentonove volumi venduti tanto da mantenere un passo indietro il nuovo bestseller internazionale di Suzanne Collins Ballata dell'usignolo e del serpente. Hunger Games (Mondadori).

Però alla fine in questo periodo pare proprio che la vetta della classifica non sia posto per scrittori.

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