Troppa Juventus per una Cisco imballata che regge il campo solo nel primo tempo

Amichevole di lusso per la Cisco Roma, che si sposta da Cascia a Pinzolo per affrontare la Juve. Vince - ma era facile prevederlo - la formazione allenata da Ciro Ferrara (4 a 1), ma va subito sottolineato che la squadra romana ha giocato una partita con i fiocchi, con la prima frazione di gara chiusa perfino in parità con la real casa bianconera. Uno a uno al quarantacinquesimo, rete d’apertura griffata da Trezeguet al minuto 9 e momentaneo pari con un gran gol di Franchini al minuto 26, da applausi il suo tito a giro cui nulla ha potuto Manninger. Incocciati ha schierato nel primo tempo un 4-3-3 (schema che presumibilmente presenterà in campionato) inserendo Balzano, Di Fiordo, Angeletti e Doudou a difesa del portiere Ambrosi; poi, davanti al centrocampo impostato su La Rosa, Mazzarani e Amadio ha fatto giostrare i tre attaccanti Bellè, Ciofani e Franchini. Sì, nel secondo tempo il blasone dei piemontesi ha mutato il risultato del match, ma alla fin dei conti la sfida è servita al tecnico della Cisco non solo per capire meglio i suoi uomini, ma anche per vederli all’opera in momenti di difficoltà. Cristiano Zanetti, Amauri (in mezza rovesciata) e Immobile (un nome, ma tutt’altro che un programma) hanno arrotondato il risultato.

Nota di colore, nella Cisco è subentrato nei secondi 45 minuti il figlio dell’ex ministro Previti: il portiere, che ha militato anche nelle giovanili della Lazio, ha subito 3 dei 4 gol sotto gli occhi del padre in tribuna. «È stato un evento importante - ha sottolineato l’Ad Davide Ciacci - per la Cisco e per Roma che rappresentiamo. Siamo fieri di essere stata la squadra scelta dalla Juventus per la prima uscita ufficiale».

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