Un botta e risposta molto breve, durato meno di 15 minuti, quello di ieri in aula tra l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran (nella foto) e il pm Marina Petruzzella. L'ex assessore all'Urbanistica è stato convocato come testimone al processo sui presunti abusi edilizi nella Torre Milano di via Stresa. Una deposizione senza intoppi e con un solo momento di confronto vivace. "Ma se c'era tutta quella attenzione al territorio, perché c'erano tante deroghe?", ha eccepito la rappresentante dell'accusa. "Questa è una sua opinione...", ha ribattuto il teste.
Il pm ha chiesto appunto a Maran il motivo per il quale, negli anni in cui lui era il titolare dell'Urbanistica - nel caso in esame nel 2019 -, il Comune avesse autorizzato la Commissione per il paesaggio a concedere deroghe alle norme su altezze, volumi e forme di edifici e grattacieli. L'ex assessore ha risposto etichettando la contestazione come "opinione" e Petruzzella ha chiosato: "No, è un dato di fatto, perché la Commissione aveva il potere di deroghe morfologiche". Maran è stato convocato come testimone dalle difese, che inizialmente gli hanno rivolto domande piuttosto generali sulla politica urbanistica della giunta di cui faceva parte e sul Pgt varato in quel periodo. In un secondo momento ha risposto ai due-tre quesiti del pm. Il processo su Torre Milano è in corso davanti alla Settima sezione sulla base di accuse di abuso edilizio e lottizzazione abusiva nella costruzione del grattacielo di 24 piani. Sono imputate otto persone tra cui imprenditori e tecnici ma anche funzionari e dirigenti o ex dirigenti di Palazzo Marino come Giovanni Oggioni, già componente della Commissione (l'eurodeputato gli ha stretto la mano alla fine della deposizione).
La scaramuccia è continuata: "Sono entrato in carica nel 2016 - così Maran - e la Commissione paesaggio aveva già capacità di deroghe, sulla base di norme precedenti, abbiamo però verificato e posto delle modifiche in chiave migliorativa, se ricordo bene". E Petruzzella: "Ricorda male...". Ancora il politico: "Io poi non considero le deroghe una mancanza di attenzione al territorio".
Poco prima l'ex assessore, rispondendo ad alcuni avvocati, ha spiegato: "Erano anni di rigenerazione urbana e di grandi cambiamenti. C'è stato proprio un cambio di passo. Tutto portato avanti con il contributo di una società civile attenta e vitale e sempre con l'obiettivo del bene comune".