Gian Marco Chiocci
da Roma
Nelle ore in cui la procura di Catanzaro è costretta a chiedere larchiviazione per il sottosegretario Giuseppe Valentino, il vicepresidente della commissione Antimafia, Angela Napoli, l«avvocato dei pentiti», Ugo Colonna e altri indagati coinvolti nel filone sulle presunte pressioni operate sui pm della Dda di Reggio, si registra unappendice dindagine allispezione ministeriale conclusasi con la richiesta di trasferimento del procuratore capo, Mariano Lombardi e dellaggiunto Mario Spagnuolo: da ieri, infatti, è in atto un nuovo blitz degli 007 del ministro Castelli mirato a verificare loperato del pm Luigi De Magistris, magistrato di punta della procura catanzarese, che proprio insieme a Spagnuolo ha portato avanti il filone «politico» sopra citato. Lispezione arriva in coincidenza dei delicati lavori del Csm investito, già da tempo, del «caso De Magistris». E scaturisce da uninterrogazione parlamentare presentata dal senatore di An, Enzo Bucciero, nella quale si punta lindice contro lattivissimo sostituto procuratore che «avrebbe operato - a detta di Bucciero - in conflitto con i principi di imparzialità che devono attenere alle funzioni del pubblico ministero». Gli ispettori di via Arenula vogliono approfondire un lungo elenco di violazioni del segreto istruttorio, riprese e rilanciate con grande evidenza dai media locali, relativamente a inchieste di cui De Magistris è stato titolare. Dopodiché faranno lo screening dei presunti abusi del pm contestati dal senatore di An nelle undici pagine del suo atto ispettivo. Linterrogazione è estremamente dettagliata. Si va dai casi da prima pagina a quelli meno noti, come quello «che ha suscitato particolare sdegno» relativo al fermo disposto nei confronti di una professoressa che aveva assunto una badante extracomunitaria per assistere la madre anziana in gravi condizioni di salute. «Sdegno - si legge a pagina 10 - perché il fermo è stato annullato dal gip in quanto disposto per un reato che non prevedeva la misura coercitiva». Un esempio, più esempi. Gli ispettori sono intenzionati a capire se è vero che «le indagini del pm De Magistris - come scrive Bucciero - oltreché rivelarsi quasi sempre infruttose sin dalla fase dindagini preliminari, si caratterizzano anche per un uso smodato dello strumento intercettivo» collegato anche «al metodo ricorrente di iscrivere più persone nel registro delle notizie di reato, in genere tra loro collegate per rapporti professionali o istituzionali, e procedere alla contestazione del reato di associazione per delinquere». Un escamotage - secondo lipotesi al vaglio degli ispettori - finalizzato solo a rendere autorizzabile lintercettazione. È successo, però, che questo sistema ha prodotto anche danni di privacy poiché le trascrizioni delle chiacchierate sono finite spesso in edicola.
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