Troppe soste rallentano la corsa del Bogliasco

Una cosa è certa: è un campionato ben strano, quello degli Allievi provinciali. Poche squadre e tanti tempi morti, molte soste e una pausa invernale francamente troppo lunga. Difficile, in tali condizioni, poter condurre sulle squadre una preparazione fisica adeguata e, soprattutto, mantenerne alta la concentrazione e la tensione, assolutamente necessarie per poter affrontare nella dovuta maniera qualsivoglia impegno agonistico, anche a livello giovanile.
Ecco, è probabilmente questo il vero, grande cruccio di mister Cipani, trainer, per l'appunto, degli Allievi provinciali del Bogliasco, al quale abbiamo chiesto un primo bilancio della stagione in corso. «Indubbiamente – ci ha confidato – la situazione va analizzata da due diverse prospettive. La prima, e più importante, riguarda il lavoro mio e della squadra, e sotto questo punto di vista non posso che ritenermi ampiamente soddisfatto. Quattro mesi fa ho preso in mano le redini di questo gruppo, abbiamo raggiunto il giusto amalgama abbastanza velocemente, i ragazzi hanno mostrato grande dedizione al lavoro (diciamo pure che mi hanno... sopportato alla grande, visto che io sul campo di allenamento sono piuttosto esigente!) e i risultati si sono visti in campionato, dove abbiamo mostrato un gioco di buon livello e un rendimento costantemente elevato. Sull'altro fronte, c'è il problema relativo alle particolari caratteristiche del torneo, cui si è già accennato: un torneo che sul piano dell'impegno complessivo richiesto è poca cosa, perché ci sono poche squadre e diversi tempi morti: per fare un esempio, noi, dopo la gara di domenica, ci fermeremo fino al 27 gennaio, poi faremo un'altra partita e subito un'altra pausa... Chiaro che in questa situazione diventi difficile dare le giuste motivazioni ai ragazzi e farli allenare nella maniera più opportuna, tenerne alta la concentrazione e la preparazione fisica... D'altronde, però, dobbiamo anche comprendere che questo è in fin dei conti un campionato «propedeutico» a quello degli Allievi regionali, pertanto, in mancanza di obiettivi stagionali particolari come il raggiungimento di un piazzamento di prestigio o di una finale, è mio dovere tenere pronti questi ragazzi in vista del campionato dell'anno prossimo, assai più impegnativo».
Annata di stand by, dunque, per questo Bogliasco. Che, lo ripetiamo, affronta un torneo strano, eppure tutt'altro che malvagio sul piano della qualità: «Le buone squadre non mancano – sottolinea infatti Cipani –. Ho visto all'opera Molassana, Sampierdarenese, Castelletto, Athletic... Tutte compagini di buon livello tecnico e dotate di una ottima organizzazione. Insomma, di bello c'è che siamo capitati nel girone più impegnativo e difficile».
Infine, due doverose parole sul Bogliasco società, «che mi sta davvero stupendo in positivo, sotto molti aspetti. Organizzazione d'eccellenza, direi su standard professionistici: strutture favolose, allenatori e istruttori preparatissimi, tanto che è bello anche solo assistere agli allenamenti dal di fuori.

Al giorno d'oggi, purtroppo, non ci sono più i ragazzi che vanno in piazzetta a giocare, e allora mi lasci dire che è un bene che ci siano centri come quello del Bogliasco, nei quali un bambino possa avvicinarsi alla pratica sportiva ed effettuarla in una ambiente sano».

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