Roma - Il buon andamento dei conti pubblici è «collegato a livelli di pressione fiscale molto elevati», mentre in Italia la spesa primaria «pur migliorando appena la sua incidenza sul Pil, rimane prossima ai valori massimi storici». È un doppio messaggio, evitare una eccessiva pressione fiscale e controllare la spesa pubblica, quello lanciato oggi dall’Isae. Nel suo primo rapporto su «finanza pubblica e istituzioni», l’Istituto di studi e analisi economica rileva che la spesa primaria corrente «è cresciuta in termini reali nell’ultimo decennio più del doppio rispetto a quanto avvenuto durante il risanamento nella prima metà degli anni ’90». Allo stesso tempo questa «risulta comunque inferiore come quota sul Pil rispetto a molti paesi europei». L’Isae quindi invita il governo a «puntare sulla qualità della spesa» soprattutto «indagando sulla sua efficienza-efficacia complessiva».
Aumento salari collegato a più efficienza «Il tentativo di collegare la spesa per le retribuzioni con l’innalzamento dei livelli di efficienza ed efficacia costituisce un passaggio ineludibile se si vuole innalzare il livello salariale del personale pubblico». È il suggerimento che emerge dal primo rapporto dell’Isae su «finanza pubblica e istituzioni» presentato oggi a Roma. Nello studio si sottolinea come «sia difficile il controllo della dinamica della spesa del pubblico impiego, sintetizzata dalle evoluzioni divaricate delle serie storiche riferite alle retribuzioni contrattuali e alle retribuzioni di fatto».
La Bce: "Con il tesoretto risanate tutti i conti" Destinare «il tesoretto» al risanamento dei conti pubblici e attuare «con rigore» le politiche di bilancio previste per il 2007. È il monito che lancia ai paesi membri la Bce nel suo bollettino mensile. «Il Consiglio Direttivo - sottolinea l’istituto di Francoforte - accoglie con soddisfazione il recente impegno assunto dai ministri finanziari dei paesi dell’area dell’euro, riuniti il 20 aprile a Berlino in sede di Eurogruppo, di sfruttare appieno l’attuale fase di crescita economica delle entrate fiscali superiori alle attese per portare avanti politiche di bilancio equilibrate evitando di seguire un orientamento prociclico, in linea con le disposizioni del patto di stabilità e crescita».
A tal fine, rileva ancora l’Eurotower, il Consiglio Direttivo ritiene che «occorra attuare con rigore i bilanci previsti per il 2007, evitare sconfinamenti della spesa e destinare per intero le entrate aggiuntive impreviste alla riduzione del disavanzo e del debito. Per il 2008 ci si attende che i paesi con squilibri di bilancio residui perseguano obiettivi di bilancio più ambiziosi rispetto ai programmi. In tal modo - continua la Bce - , tutti i paesi dell’area dell’euro dovrebbero raggiungere al più presto e comunque entro il 2010 l’obiettivo a medio termine di una solida posizione di bilancio.
Ogni paese - conclude - dovrebbe, inoltre evitare di condurre politiche di bilancio che alimentino squilibri macroeconomici. Ciò consentirebbe agli Stati partecipanti all’area dell’euro di prepararsi ad affrontare condizioni economiche meno favorevoli».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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