Le imprese lombarde stanno lentamente migrando allestero. Lallarme sulla competitività italiana, giunge direttamente da Confindustria Lombardia, allindomani del convegno «Internazionalizzazione: una leva per lo sviluppo delle imprese lombarde». Un campanello dallarme preoccupante perché la spinta che porta numerose aziende lombarde a produrre allestero è sempre più forte, motivate dalla pressione fiscale e dallalto costo della manodopera e dellenergia del nostro Paese. Gli stati preferiti? Cina - che ha avuto una vera impennata, diventando il primo Paese per investimenti diretti allestero - Francia, Germania e Spagna.
Preoccupazione giunge anche dalle parole del presidente degli industriali lombardi, Giuseppe Fontana: «Le ragioni dellinternazionalizzazione delle imprese lombarde vanno ricercate nella loro capacità di cogliere le opportunità di un mercato globale, anche quelle offerte da costi della manodopera inferiori».Nel frattempo, Formigoni è uscito sfiduciato dallincontro con il premier Prodi sul Dpef: «Si sono presentati con un foglio bianco».
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