«Troppe violenze, servono sentenze esemplari»

«La violenza efferata perpetrata ieri notte su una giovane donna è un fatto gravissimo, che merita sanzioni esemplari nei confronti di chi si è macchiato di un crimine tanto disumano e odioso». Così il sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso condanna l'episodio avvenuto questa notte nel centro storico della città. La vicepresidente della Commissione affari sociali Dorina Bianchi ricorda che è l'ennesimo caso di violenza sessuale di gruppo. Secondo la Bianchi «una violenza quella di Pescara ancora più brutale se si pensa che la donna non solo ha dovuto subire lo stupro dal branco, ma è stata selvaggiamente picchiata tanto da perdere i sensi». Un fenomeno vergognoso che sta dilagando in ogni parte d'Italia. Una lunga lista macabra di storie di violenze sessuali, di storie di donne stuprate dalla crudeltà del branco. Tante, anche se si prende in considerazione l’ultimo anno. Adolescenti e giovani donne vittime di maniaci, come il caso della ragazzina di 16 anni stuprata da un gruppetto di nordafricani dietro un cespuglio nel parco di Villa Borghese una sera di primavera. O il caso di una studentessa di 15 anni di Milano trascinata, il 10 febbraio del 2006, in un angolo buio e violentata dai bulli della sua stessa scuola mentre stava tornando a casa. Pochi mesi dopo è la volta di un’altra studentessa di 21 anni milanese violentata ripetutamente davanti al fidanzato minacciato con un coltello alla gola da cinque giovani di origine romena irregolari, con precedenti per furto. Hanno tutti tra i 15 e 21 anni.

E ancora la diciassettenne di Ostia sequestrata da tre cingalesi, la vigilia di Natale e stuprata a turno. O il branco di Lanciano, il 7 dicembre, ragazzi tra i 15 e 16 anni che hanno abusato a turno di una ragazza di 14 anni.

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