Troppi immigrati, la giustizia scoppia

Più della metà degli imputati è straniero. E cresce il numero totale, salito nell’ultimo anno a 10mila 770. È il quadro che emerge dalla relazione del presidente del Tribunale Livia Pomodoro, all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Gli uffici giudiziari, inoltre, sono «gravati dalla gestione dei reati per violazione degli obblighi di abbandonare il territorio italiano». E accade sempre più spesso che all’«arresto obbligatorio faccia seguito, per l’attuale regime normativo, la scarcerazione». Un’analisi che preoccupa il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. «L’incremento dei reati commessi da stranieri testimonia che in questa città c’è una presenza insopportabile di clandestini». Anche nelle carceri. «In particolare - spiega De Corato - il 70 per cento dei detenuti di San Vittore è costituito da extracomunitari e da romeni».


Nel discorso su immigrazione, rispetto delle norme e accoglienza, s’inserisce il cardinale Dionigi Tettamanzi, che ha incontrato i giornalisti nel giorno del santo patrono. «I media non alimentino la pretesa che gli stranieri conoscano immediatamente ogni parte delle leggi italiane».

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