di Michele Caracciolo di Brienza
Gli incidenti in mare in questo ultimo scorcio d’estate fanno riflettere. A inizio stagione si riprende il mare dopo una lunga pausa. Si controllano gli strumenti, le dotazioni di bordo, si verificano i documenti. Talvolta ci si dimentica di ripassare quelle semplici nozioni che dovrebbero essere il bagaglio comune di chi prende il largo e che purtroppo sono sottovalutate. La sicurezza inizia dalla banchina. Prima di partire è bene controllare di avere abbastanza carburante per l’andata e per il ritorno, tenendo comunque presente la possibilità di imprevisti. Vanno controllate le dotazioni di sicurezza, gli strumenti di navigazione e il numero di persone a bordo. Una svista sullo stato di carica delle batterie potrebbe riservare brutte sorprese durante una gita in mare. L’efficienza dei motori va fatta controllare periodicamente. Il vano motore deve prendere aria prima di mettere in moto. È prudente informare i famip p liari o gli amici sul percorso di navigazione che si vuole effettuare tenendo conto poi di secche, scogli e correnti. Durante la navigazione ci sono altre accortezze così semplici che spesso si dimenticano. Il motore va spento e vanno usati i remi quando ci si trova nella fascia dei 200 metri dalla spiaggia o in zone dove ci sono dei bagnanti. Il carico va distribuito in modo equilibrato a bordo e non si deve superare il numero massimo di passeggeri per cui il natante è omologato. I galleggianti dei subacquei (bandiera rossa e striscia diagonale bianca) non sono una boa di regata e ci si deve tenere a più di 100 metri di distanza moderando comunque la velocità. Anche per lo sci nautico vanno seguite alcune regole di attenzione e di sicurezza. Lo si può praticare nelle ore diurne e in buone condizioni di mare e di tempo e in zone che distino almeno 200 metri dalla linea batimetrica (profondità del mare) di 1,60 metri se la costa è sabbiosa e almeno 100 metri dalle coste a picco sul mare. La distanza tra lo sciatore e il natante che traina non dev’essere inferiore a 12 metri. Solo i conduttori muniti di patente nautica possono guidare natanti adibiti allo sci d’acqua, anche se la potenza del motore non lo richiede. A bordo, oltre al conduttore, dev’esserci un’altra persona in grado eventualmente di soccorrere chi è trainato. È indispensabile poi che il natante sia fornito di uno specchio retrovisore convesso che permetta di monitorare lo sciatore. Per la guida di un acquascooter è necessaria la patente nautica. Sia per il conducente sia per il passeggero è obbligatorio indossare una muta galleggiante o un giubbetto di salvataggio.
Gli appositi corridoi di lancio per l’uscita e il rientro vanno attraversati a una velocità non superiore ai tre nodi e tenendo il tubo di scarico sotto il pelo dell’acqua. La moto d’acqua può essere usata solo di giorno e in condizioni di mare e tempo sereno. La zona di navigazione consentita a questi mezzi è stabilita dall’Ordinanza della locale Capitaneria di Porto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.