«Troppi interessi privati sui rifiuti»

La maggioranza capitolina è divisa al suo interno sull’emergenza rifiuti. Dopo il rinvio di qualche giorno fa, deciso sotto l’incalzare della protesta dei residenti di Malagrotta nell’aula di Giulio Cesare, sarà al primo punto dell’ordine del giorno dei lavori della seduta di lunedì prossimo. Sulla questione intervengono diversi esponenti della Cdl. Per Michele Baldi, capogruppo di Forza Italia, «la vergognosa vicenda di lunedì scorso in Consiglio comunale relativa a Malagrotta dimostra che la maggioranza non ha tenuto comportamenti controproducenti e fini a se stessi, ma sconta le contraddizioni di anni durante i quali, come più volte ho personalmente denunciato in Consiglio, ha per opportunismo messo la testa sotto la sabbia come gli struzzi».
«La verità - prosegue Baldi - è che da una parte c’erano gli interessi dei soliti privati e dall’altra la necessità di scelte politiche chiare e nette in merito all’emergenza rifiuti che avrebbero alterato i delicati equilibri politici di una sinistra che mette insieme transfughi di Forza Italia e Rifondazione comunista. Ecco perché oggi esplodono tutte le contraddizioni tenute in piedi a danno della salute di tanti cittadini romani». «Per quanto mi riguarda - continua Baldi - fui proprio io a proporre il famoso emendamento che permise la fine della scandalosa esperienza del Ctr (Consorzio trattamento rifiuti), stabilendo l’incompatibilità tra chi smaltiva in discarica e chi faceva raccolta differenziata dei rifiuti, riportando tutti gli utili alla gestione pubblica e non privata, per non parlare delle tante battaglie per la chiusura della discarica di Malagrotta». «La posizione di Forza Italia - conclude il capogruppo - è una sola: no al gassificatore a Malagrotta: se c’è la necessità di un termovalorizzatore questo deve essere individuato in un altro luogo, su sito pubblico e a gestione pubblica per evitare ogni tipo di speculazione privata. Chi vorrà sposare questa posizione ci troverà d’accordo al di là di ogni strumentalismo».
Intanto il capogruppo della Dc Fabio Desideri fa notare che «la realizzazione del gassificatore di Malagrotta procede speditamente: sono in via di ultimazione, a quanto sembra, i lavori della sezione interrata. Mentre i tavoli di confronto della Conferenza programmatica sui rifiuti (da cui dovrà scaturire il Piano regionale che stabilirà l’eventuale realizzazione di inceneritori) sono ancora aperti ed è iniziata la ventesima settimana di sciopero della fame dei cittadini aderenti alla Rete regionale dei rifiuti. I lavori del gassificatore di Malagrotta - aggiunge Desideri - procedono senza interruzione. Tutto ciò non quadra, è ovvio. Sorge il sospetto che qualcuno stia prendendo in giro i cittadini di Roma e del Lazio». «Da mesi - ha proseguito Desideri - stiamo chiedendo chiarezza su quanto avviene a Malagrotta. Ma invano, purtroppo.

Ricordiamo che il 6 luglio del 2005 le agenzie di stampa riportavano la seguente notizia: “Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha sospeso in via cautelare la realizzazione del gassificatore di Malagrotta”. In realtà la costruzione non è mai stata bloccata. Su tutto ciò Marrazzo è chiamato a rispondere. Ma, ci scommettiamo, non lo farà».

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